Amato e Visco? Falsi e coerenti
La risposta di Giulio Tremonti all'autodifesa di Amato e Visco.
La risposta di Giulio Tremonti all'autodifesa di Amato e Visco.
«Il buco c' è, il problema non è di chi tira fuori buco ma di chi lo ha fatto». Giulio Tremonti, ministro dell' Economia, appena varato il Documento di programmazione economica e finanziaria 2002-2005, scende in sala stampa per spiegare la strategia di politica economica del governo e per chiarire lo stato dei conti pubblici dopo una settimana di furibonde polemiche.
NELL’UFFICIO del ministero c’è la scrivania di Quintino Sella. Se il pareggio di bilancio non fosse raggiunto nel 2003 quella scrivania sarebbe liberata”. La riunione dell’Ecofin si è appena conclusa e Giulio Tremonti traduce così, in un incontro con i giornalisti, l’impegno che ha preso con i partner europei: i conti pubblici italiani saranno a posto tra due anni, come previsto nel programma di stabilità. Altrimenti, sarebbe pronto a lasciare.
«Al Tesoro c' è la scrivania di Quintino Sella. Sarebbe immediatamente liberata se non ci fosse il pareggio del bilancio nel 2003».
Il ministro difende il progetto: è la traduzione pregevole del programma della Casa delle Libertà.
Jospin? Fantastico, come anche la posizione più recente del ministro degli esteri tedesco Joshka Fischer. Il primo problema che dobbiamo porci in Europa è quello della forma politica dell’Unione. Sui contenuti possiamo discutere, ma oggi Jospin, come il Fisher più recente, sposa l’idea dell’ “Unione di Stati” e non la formula del “Nuovo Stato” post-moderno, che risponde al suggerimento di una Terza Via che non esiste”.
“La Lega Nord entrerà al governo perché se lo merita. Il suo apporto è stato fondamentale per vincere le elezioni di domenica scorsa, quindi le richieste del Carroccio son legittime e sono certo che Silvio Berlusconi ne terrà conto. Del resto, tutto sta filando per il verso giusto, nella Casa delle Libertà regna allegria e unità di intenti”.
Berlusconi firma i contratti, ma a onorare gli impegni toccherà soprattutto a Giulio Tremonti, superministro economico di un eventuale governo di centro-destra.
Ha passato cinque anni ad accusare l’Ulivo di statalismo e adesso che si sente alla vigilia della vittoria elettorale quali impegni prende la Casa delle Libertà su pensioni, privatizzazioni e rottura dei monopoli ereditati dal Novecento? “L’Espresso” ne ha parlato con Giulio Tremonti, professore di Diritto tributario a Pavia e candidato a ministro dell’Economia da Silvio Berlusconi.
Gallipoli, Italia. Dopo il Cavaliere un altro pezzo da novanta del centrodestra scende nel collegio di Massimo D’Alema.