Insegna a Oxford e ha conservato anche in politca la passione pedagogica. È il ministro-professore per eccellenza, ma ha costruito un’imprevedibile amicizia d’acciaiocon il «popolano» Umberto Bossi, alterna gli incontri con i vertici dell’alta finanza aalle scampagnate in bicicletta con il Senatùr. Tra una pedalata e l’altra, discutendo di inflazione, pare sia nata l’idea: «Umberto, bisogna fare la banconota da un euro». Sorprese tutti con la perfomance in diretta al Tg1 – con tanto di lavagnetta – per illustrare il buco di bilancio ereditato dal centrosinistra. Giulio Tremonti, ministro dell’Economia, passa un fronte all’altro: prima la Finanziaria, ora la Devolution.
GIULIO Tremonti, il primo ministro nella storia italiana a guidare un dicastero che concentra Tesoro, Finanze, Bilancio, Mezzogiorno, Partecipazioni Statali, l’uomo che Prodi accusa implicitamente di vegliare le spoglie del “pensiero unico” e Cofferati dalla Pirelli definisce apertamente il vero ideologo della destra.
Tremonti: senza ripresa dovremo pensare a un «new deal» all' europea Riforma delle pensioni? Andava fatta prima, ora non ci sono le condizioni Soprattutto per il Mezzogiorno le urgenze e le emergenze provengono dall' allargamento dell' Unione europea ai nuovi partner dell' Est Non c' è solo l' attività sommersa, ma anche quella grigia, ovvero quella esterna delle imprese italiane nei Balcani, una ricchezza per il Paese.
Un mistero si aggira per l’Europa. È una bozza della nuova Costituzione europea. È un testo scritto in francese, tecnicamente ineccepibile, intestato al Segretario della Convenzione europea. Ma sul sito Internet della Convenzione non ce n’è traccia.
Giulio Tremonti scrisse quest'articolo per il Corriere della sera del 25 settembre `91. Il manifesto lo ripubblicò il 14 luglio del `94 e lo ripropone oggi che il condono fiscale riappare in un decreto legge del governo di cui Tremonti è ministro dell'economia.
Abbiamo ottenuto la rimozione di un carico negativo nei confronti del nostro Paese. Con il consenso di tutti. Giulio Tremonti comincia a raccontare così la notte della svolta: la notte in cui l’Ecofin ha abbandonato l’obiettivo rigido del deficit zero e lo ha sostituito con il concetto più flessibile del “close to balance”. Vicino al pareggio.
Ministro Tremonti, cosa sta facendo il governo per il Mezzogiorno…
Parecchio. È interessante del Paese e del governo che il Sud sia forte. L’Italia è forte se il Sud è forte. Il Mezzogiorno si sta sviluppando. È un processo storico e come tale non è istantaneo, ma tutti gli indicatori sono a favore del Sud. Se vogliamo, anche gli indicatori politici sono la prova del nove di ciò che stiamo facendo per il Mezzogiorno.