«Ora Forza Italia è un vero partito. Il Grande centro? Fuori dall’Europa»
Il vicepresidente azzurro spiega il successo di un'operazione nata tra lo scetticismo generale. Poi indica le linee di un cammino che "sarà ancora lungo".
Il vicepresidente azzurro spiega il successo di un'operazione nata tra lo scetticismo generale. Poi indica le linee di un cammino che "sarà ancora lungo".
"La valutazione che faccio – e non credo sia personale, ma generale – è che la Finanziaria è insufficiente in modo paradossale: insuffiente per eccesso".
I due San Giovanni. La grande piazza romana occupata dal centrodestra mentre a qualche centinaia di chilometri, a Sesto San Giovanni, i vertici della sinistra incontrano i maggiori banchieri e capitani d'industria.
Giulio Tremonti si mostra meravigliato, ma non troppo. «Sul serio – chiede moderatamente sorpreso, ma molto divertito – Rina Gagliardi su “Liberazione” ha parlato bene di me?».
«Basta leggere i numeri del Governo per verificare che, dopo la cura Prodi, il deficit risale sopra il 3% e la crescita sotto quella del 2006 e sotto la media europea. Quanto all'equità, basta andare in giro per strada per sentire come la vivono i cittadini».
«In democrazia il budget, da noi la Finanziaria, è sempre stato ed è l’origine, il centro della politica. La Finanziaria non è ragioneria. Non è economia. È politica. Ed è su questo e per questo che è iniziata la crisi del governo Prodi», sostiene Giulio Tremonti, vicepresidente di Forza Italia.
Tremonti: non mi stupirei se gli Stati Uniti lasciassero l'Iraq in 5-6 mesi. In Italia sì alle larghe intese, non è più tempo di un governo convenzionale.
Dice che questa Finanziaria è tutto tranne che equa, perché «tra tasse e tributi finisce col colpire di più chi ha di meno».
Come mai se tutto andava bene ora le agenzie di rating ci bocciano?
Una «nuova etica». Un nuovo clima ispirato alle temperie spirituale. Questa è la base culturale della Finanziaria per il 2007. Giulio Tremonti è critico certamente nei confronti delle singole misure contenute nelle legge Finanziaria, ma forse di più verso un'impostazione di base, una filosofia di fondo dal sapore millenarista.