In questi 15 anni c'è sempre stato il ruolo democratico dell'opposizione. Non viene mai abbastanza notato, ma nel Parlamento italiano sui grandi temi di politica sociale ed economica, pur nella legittima contrapposizione, c'è stato più consenso che dissenso. Intervita di Mario Sensini.
Un successo lo scudo fiscale. Non è possibile allentare il rigore dei conti perché abbiamo un debito monstre e la concorrenza dei Bot e cct stranieri. La crisi si è mangiata 90 miliardi, di cui 70 per mancato export. Nessun governo può sostituirsi alla domanda globale.
Pronto il disegno di legge per il credito. Tocca al capo del Governo il compito di coordinare le politiche di sviluppo e non c'è il rischio di creare un nuovo carrozzone pubblico. Intervista di Antonio Troise.
Nel Palazzo della politica si parla di complotti, di elezioni anticipate, di nuove maggioranze. Il ministro pensa «Da un po’ di mesi, più che un Palazzo sembra una caverna». Caverna? «La caverna di Platone...»
Avremo case più ampie, moderne ed efficienti senza che lo Stato tiri fuori un euro. Il ministro Tremonti spiega perché questa è una riforma modello per rilanciare l'economia. Intervista di Renzo Rosati.
Il responsabile dell'Economia indica il suo percorso per il futuro: la fedeltà al programma non è un optional ma un elemento fondamentale dell'etica politica. La nuova maggioranza di Casini durerebbe 10 minuti. Il voto anticipato? Irreale. Intervista di Aldo Cazzullo.
Per attitudine, per atteggiamento culturale e, diciamo, anche per dovere d’ufficio, Giulio Tremonti ha le antenne assai sensibili per catturare il mainstream dell’umore continentale verso l’Italia. Dunque proprio a lui si può chiedere se e quanto le polemiche più o meno gossippare e gli attacchi della stampa estera a Silvio Berlusconi - una delle frecce più acuminate della strategia elettorale del Pd - hanno davvero danneggiato l’immagine del nostro Paese.
Il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, è uno dei medici che, al capezzale del malato-mondo, si consulta quotidianamente con i colleghi dell'Europa, del G-8 e del G-20 sul decorso della crisi globale. «Siamo ancora nella fase dell'impatto – è la diagnosi che formula con i colleghi – del pronto soccorso. I governi per ora devono occuparsi della tenuta di sistema. Poi verrà la fase due, quella della riabilitazione, delle riforme. Ma adesso l'emergenza è ancora in atto. Crisi deriva dal greco crisis, parola che vuol dire discontinuità e, quanto all'Europa, ha un impatto sul cuore ideologico del Vecchio Continente, che è il concetto stesso di mercato».
Il ministro: i manager pubblici? Chiederemo a tutti un’autoriduzione. A partire dalla Rai.
Il vertice di ottobre dopo la bancarotta dell’Islanda ha rappresentato la svolta con la discesa in campo dei governi
"E' solo il territorio che può battere la crisi". Ne è convinto il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, che in una intervista a 'La Padania' parla di crisi, di banche, di credito e di prefetti. Ma la questione è soprattutto politica: passa attraverso il territorio e il federalismo. "Altrimenti gli imprenditori non sanno con chi parlare e pensano che sia colpa del centro, i lavoratori pensano che sia colpa di Confindustria. Invece è sui territori che si risolvono le crisi. L'operazione degli osservatori è un'azione di prevenzione, presidio, mediazione, non di potere". Intervista di Stefania Piazzo.