Quella impostata dal ministro italiano dell’Economia, e raccontata in parte ieri dal Financial Times, è la prima proposta di politica economica europea dal varo dell’euro a oggi.
“Quello che sta emergendo è il mondo all’incontrario. Comuni, territori che si fanno alluvionare o disastrare solo per avere benefici fiscali e non l’opposto a fronte di alluvioni, di terremoti. La riapertura dei termini fiscali è un segno di civiltà e di equità per compensare chi, a causa dei disastri, non ha potuto fare gli investimenti che avrebbe potuto fare se avesse avuto la testa altrove”.
Gentile direttore, ieri il suo giornale ha pubblicato un articolo di Claudio Magris, sotto il titolo: «Un lettore, tre domande al Governo». La domanda numero due è rivolta a me. Rispondo.
Il mare, il mare: è su questa sponda adriatica che il Friuli Venezia Giulia e il resto del Paese si giocano parte del proprio futuro. Giulio Tremonti lo dice mentre visita un’enorme nave da crociera alla Fincantieri di Monfalcone, lo ripete nel pomeriggio agli imprenditori che al teatro Verdi di Trieste sono venuti a scoprire cos’è l’Autostrada del Mare annunciata dal ministro dell’Economia.