La scommessa del superministro
“Ma quale ministro forte! Quella che qualcuno vorrebbe attribuirmi è un’immagine falsa”. Giulio Tremonti veste i panni, per lui inconsueti, della modestia.
“Ma quale ministro forte! Quella che qualcuno vorrebbe attribuirmi è un’immagine falsa”. Giulio Tremonti veste i panni, per lui inconsueti, della modestia.
E' l’ora delle riforme, il governo non deve mettere a repentaglio la sua credibilità: deve dimostrare di saper riformare il Paese.
La data di domani, lunedì 13 maggio, suggerisce a Giulio Tremonti qualche riflessione sull’andamento dell’economia politica nel nostro Paese.
Il ministro dell’Economia rinnova le promesse. I bilanci sono a posto, la crisi sta finendo: entro la fine della legislatura completeremo la riforma fiscale. E sul lavoro...
Caro direttore, ho letto con molto interesse l’articolo di Eugenio Scalfari, pubblicato su Repubblica del 28 aprile, sotto il titolo: “Il ministro del Tesoro che compra il tempo”.
Il ministro Tremonti: per gli enti meno finanza e più attività non profit E mette sotto accusa «medaglie» e lauti compensi degli amministratori «I fondi pensione sono il vero snodo per le privatizzazioni. Usare il Tfr per il loro decollo»
Ministro Tremonti , l’Europa è sotto choc per il voto francese. Anche lei? "No, io non sono sotto choc. Sarei choccato se lo considerassi espansivo e pericoloso. La sensazione che mi provoca Le Pen non p paura, ma repulsione”.
Se le parole in politica hanno un senso, conviene annotarsi –a futura memoria, per vedere se le promesse saranno mantenute- ciò che Giulio Tremonti, ministro dell’Economia e della Finanza nel secondo governo Berlusconi, è venuto a dire nella scintillante cornice della Fondazione Cini, isola veneziana si San Giorgio, in occasione di quell’incontro di cervelli fini e di poteri determinanti per le sorti del mondo che è costituito dalla conferenza Aspen European Dialogue.
“Ci vuole un’azione profonda e drammatica”. La frase dell’europeista Jean Monnet, pronunciata nel 1950, è attualissima anche oggi, secondo il ministro dell’Economia Giulio Tremonti.
“Etos, plutos, demos”. È in questa trilogia, in questa sequenza, che si iscrive la storia dell’ Unione Europea.