Giulio Tremonti



Dialogo con Giulio Tremonti

L'Unione Europea

- L'Unione Europea

parliament holiday

Gentile Sig. Professore! Sono un forestiero, e quindi sto leggendo il Suo libro con tanto interesse, ma anche con alcuni problemi di poter capire le questioni che dalla natura loro sono poco conosciute nel mio Paese (Polonia). A volte ache i motori di ricerca si dimostrano poco utili. E per questo che mi sono osato a farLe una domanda un po' specifica a proposito del significativo di una frase scritta sulla pagina 119. "L'obbiettivo e' quello del Parliament Holiday, al posto del Bank Holiday". Credo di aver capito il segno del Suo discorso, ma, se non fosse troppo, vorrei sapere perche' proprio Lei ha usato quei paragoni? I miei distinti saluti. (H. Siwecki, Polonia)

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La MMT

Egregio Dottor Giulio Tremonti, leggendo il Suo libro non si può rilevare che egli ha perfettamente ragione, non potrebbe che essere così, perchè Lei oltre ad essere persona di enorme cultura umanistica e tecnica, è stato e forse lo è ancora un attore principale della politica italiana europea e mondiale, pertanto profondo conoscitore dei fatti descritti. Premetto che spesso non ho condiviso la Sua politica, nè ho apprezzato il periodo berlusconiano, ma riconosco comunque, che Lei è una persona di qualità, pertanto degna di tanto rispetto e quindi un patrimonio da sfruttare ancora per il nostro paese, magari in altre forme. Perchè non si avvicina alla MMT (summit di Rimini) ne parli con Paolo Barnard e insieme ne diffondete in Italia le tesi, per farle proprie, anche della Sua parte politica, potrebbe essere una soluzione, forse? La ringrazio dell'attenzione e se questo piccolo suggerimento fosse di Suo interesse, ne sarei felice. (L. Trobbiani) veramente felice.

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Anomalie strutturale della UE

Gentile prof. Tremonti, ho letto con molto interesse il suo ultimo libro e desideravo condividere con Lei alcune considerazioni. Nel capitolo IX riguardante l'Europa, Lei mette in luce le anomalie strutturali che essa presenta. Penso, per esempio, alla BCE che non ha il ruolo, tipico di una banca centrale, di garante di ultima istanza. Negli USA è vero che esiste un mercato con una moneta comune stampata dalla FED americana che garantisce per il debito pubblico di ogni Stato federale, ma è altrettanto vero che, prima di un'economia comune, il popolo americano ha una Storia e una cultura comune di cui è orgogliosa e, soprattutto, una lingua comune a tutti gli Stati federali. In Europa si è voluti partire da un' unione economica, senza aver prima provveduto alla costruzione di un'identità europea culturale e sociale. Non pensa che la scelta di una lingua, ancor prima che di una moneta, comune europea possa essere utile per la formazione di una coscienza europea? (G. Pappalardo)

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l'Europa delle banche

Ho letto il suo libro Uscita di sicurezza mosso dal desiderio di capire tutto ciò che sta accadendo intorno a noi e che pesantemente influisce sulla nostra vita quotidiana. Ho trovato il libro molto istruttivo e interessante anche se velatamente...pessimista. Oggi la BCE ha erogato 130 miliardi di euro alle banche greche..... Ma mi chiedo se, in qualche modo, questi soldi arriveranno ai cittadini? O rimarranno alle banche coprendo deficit creati in altro modo....? E lei, nel suo libro, spiega come possano creare le banche grandi voragini..... Cioè mi chiedo: questa, attualmente, è l'Europa delle banche e della finanza o è l'Europa degli Europei? Sarei lieto di un Suo riscontro. Nicola Caprioli, Trani