09/04/2012 - L'Unione Europeaeccesso di tecnologiaDomanda semplice che dovrebbe generare una risposta altrettanto semplice. Come si può realmente creare ricchezza economica, quando la tecnologia ha di fatto velocizzato la produzione e ridotto drasticamente i posti di lavoro? La globalizzazione ha apparentemente dato la possibilità di crescere, ma è un'illusione una questione di tempo. A mio avviso è ora che i capi di stato mettano in primo piano l'individuo uomo e donna. (C. Cantoni)leggi la risposta
23/03/2012 - L'Unione Europeagli inglesi e la crisi del 29Non sono un economista nè un politico, anche se essere un amministratore di un paesino di 185 anime interseca in tale funzione problematiche politiche, amministrative ed economiche. Ma il suo libro, che ho letto in una sera non stop, mi ha colpito in modo particolare per i riferimenti storici.Sono una mamma che aiuta la figlia nello studio e nell'anno della maturità il programma tratta la crisi del 29 e le risposte americane ed europee. I corsi e ricorsi della storia di Vico non sono vuote parole. Mi chiedo perchè non abbia accennato alla risposta inglese di sganciamento della sterlina dall'oro e dal Gold exchange nonchè del governo di coalizione che ha poi dato origine ai due moderni partiti attuali, anche se mi rendo conto che la situazione inglese, detentrice di una monetaa ben diversa dall'euro attuale e con la possibilità del mercato del Commonwealth fosse in una posizione sui generis sia rispetto alle nazioni contemporanee che a quelle attuali. (M. Manzi)leggi la risposta
17/03/2012 - L'Unione Europealingua federaleBuongiorno. Ho sentito recentemente il suo intervento sulla lingua inglese: non pensa che si rischi una colonizzazione culturale e linguistica? Non sarebbe meglio inserire una lingua ausiliare pianificata (un esperanto modernizzato) come lingua federale ponte tra le varie lingue nazionali (una sorta di lingua franca europea)? Grazie. Cordiali saluti. (F. Stoppa)leggi la risposta
05/03/2012 - L'Unione EuropeaLa GermaniaHo letto con vivo interesse questo libro che mi ha confermato, qualora ce ne fosse stato bisogno, la preparazione, l'intelligenza e le capacità di visione non comuni che tratteggiano tutti i Suoi scritti e l'attività politica inerente ai ruoli istituzionali che Lei ha ricoperto nel tempo. Per dirla tutta, un profilo come il Suo ben si staglia nel confronto quotidiano con una classe politica abituata a lavorare senza produrre, con punte di mediocrità e mezzocalzettismo allo stato puro a dir poco imbarazzanti. La domanda: mi ha molto incuriosito il capitolo 10 riguardante la Germania, e la probabile connessione fra l'unificazione di questo moderno Stato-Panzer con l'approssimarsi dell'Eurozona; ritiene possibile poter dedicare in futuro un Suo nuovo scritto a questo passaggio fondamentale che vent'anni orsono incise, in maniera determinante, sulle attuali vicissitudini di questa povera Europa prigioniera di una sorta di"fascismo bianco"? Con stima (G. Patelli)leggi la risposta