Giulio Tremonti



 - L'Unione Europea

Gentile prof. Tremonti, ho letto con molto interesse il suo ultimo libro e desideravo condividere con Lei alcune considerazioni. Nel capitolo IX riguardante l'Europa, Lei mette in luce le anomalie strutturali che essa presenta. Penso, per esempio, alla BCE che non ha il ruolo, tipico di una banca centrale, di garante di ultima istanza. Negli USA è vero che esiste un mercato con una moneta comune stampata dalla FED americana che garantisce per il debito pubblico di ogni Stato federale, ma è altrettanto vero che, prima di un'economia comune, il popolo americano ha una Storia e una cultura comune di cui è orgogliosa e, soprattutto, una lingua comune a tutti gli Stati federali. In Europa si è voluti partire da un' unione economica, senza aver prima provveduto alla costruzione di un'identità europea culturale e sociale. Non pensa che la scelta di una lingua, ancor prima che di una moneta, comune europea possa essere utile per la formazione di una coscienza europea? (G. Pappalardo)

LA RISPOSTA

Caro Pappalardo: ha ragione. La storia degli USA è certo diversa dalla nostra. Intorno ai tavoli europei, dietro apri bandiera nazionale segna-posto, Lei vede e sente secoli e secoli di storia, poesia, letteratura, etc. Ma nell’assetto attuale “solo” mezzo secolo e (forse) possiamo “federarci”! Tanto cordialmente, Giulio Tremonti