09/03/2012 - Per proseguire il dialogoEntrata nell'euroOn.le Professore, innanzitutto volevo esprimerLe tutta la mia considerazione ante e post libro, per le posizioni assunte e difese strenuamente anche durante il suo impegno governativo. Mi tolga una curiosità. Io da molto tempo sostengo che la nostra (Italia) entrata nell'euro è stata un grossolano errore nei modi, nei tempi e nella parametrazione. Averlo fatto col "cappio al collo", alle condizioni imposteci dai soliti noti, ha portato danni gravissimi che alla lunga hanno pareggiato ed anche sorpassato gli indubbi vantaggi che una "protezione" europea poteva portare alla nostra economia. Gli stessi errori si continuano a perpetrare nei confronti di quelle nazioni in lista d'attesa, per un allargamento sconsiderato (mancanza assoluta d'omogeneità delle problematiche economiche di ognuna) che fa solo il gioco delle solite (due) note e meglio ancora della sola Germania. Non sarebbe il caso di mettere uno stop a tutto ciò, se non vogliamo fare un 'botto' tremendo? Grazie per l'attenzione. (L. Dusmet)leggi la risposta
09/03/2012 - Uscita di Sicurezzalo Stato sopra la finanzaEgr. Professore, nel Suo libro emerge chiaramente questa presa di posizione nel volere lo Stato sopra la finanza al fine di comprimere comportamenti speculativi pregiudizievoli per le economie statali. Penso alle speculazioni sul debito pubblico, sui tassi d'interesse, mercati over the counter ecc. Ma se facessimo un ulteriore passo e dessimo la proprietà della moneta ai popoli, accreditandogliela invece di indebitarli, risolveremmo alla radice il problema del debito pubblico? La ringrazio se vorrà dare una risposta. Distinti saluti. (Dario T.)leggi la risposta
09/03/2012 - Crisi Economical'opportunismo dei furbiBuongiorno Prof. Tremonti, sto leggendo con molto interesse questo Suo libro... e, isolando i singoli concetti, provando a rielaborarli e a riformularli... mi viene sempre più in mente una frase che mi raccontava spesso mio nonno tanti anni fa: "ricordati che in un affare, chi fa l'affare non è quasi mai quello convinto di farlo!". L'opportunismo dei furbi non equilibra il sistema ma lo erode irreversibilmente? Riconosco bene il valore palese e intrinseco delle Sue proposte formulate in questi anni: e se son semplici per me... (M. Lavezzo)leggi la risposta
08/03/2012 - Per proseguire il dialogoconsapevolezza civicaE' per lo meno dagli anni '80 che la dissennata gestione della cosa pubblica, rispondente unicamente alle ambizioni e agli interessi degli amministratori e delle lobby di appartenenza, mina la nazione. Così come non sono sorpreso di sapere che i paesi dell'Unione Europea, proiezione sovranazionale del faccendierismo regionale, perseguano solo i propri interessi. Che dire? Spero che ce la facciate o comunque ne segua una " crescita di consapevolezza civica ", che rintuzzi l'opportunismo imperante. Certo! In un mondo vuoto d'idee e di valori è " più furbo " chi evita di fare la fila o incassa " mazzette " ma quando il pollo è spennato ci vuole altro. Bisogna serrare le fila, tener conto delle giuste recriminazioni dei " polli ", isolare i viziosi e fissare nuovi valori a regola della convivenza. Valori che vadano " al cuore " della gente, che ne stimolino la creatività, la coerenza. (D. Passalacqua)leggi la risposta