Giulio Tremonti



Dialogo con Giulio Tremonti

Tutte le domande e risposte

- L'Unione Europea

gli inglesi e la crisi del 29

Non sono un economista nè un politico, anche se essere un amministratore di un paesino di 185 anime interseca in tale funzione problematiche politiche, amministrative ed economiche. Ma il suo libro, che ho letto in una sera non stop, mi ha colpito in modo particolare per i riferimenti storici.Sono una mamma che aiuta la figlia nello studio e nell'anno della maturità il programma tratta la crisi del 29 e le risposte americane ed europee. I corsi e ricorsi della storia di Vico non sono vuote parole. Mi chiedo perchè non abbia accennato alla risposta inglese di sganciamento della sterlina dall'oro e dal Gold exchange nonchè del governo di coalizione che ha poi dato origine ai due moderni partiti attuali, anche se mi rendo conto che la situazione inglese, detentrice di una monetaa ben diversa dall'euro attuale e con la possibilità del mercato del Commonwealth fosse in una posizione sui generis sia rispetto alle nazioni contemporanee che a quelle attuali. (M. Manzi)

- Per proseguire il dialogo

invito a busto arsizio

Gentilissimo, i componenti UCID - Unione cristiana imprenditori dirigenti, Gruppo Lombardo sez. di Busto Arsizio - hanno letto il suo libro, apprezzandone la pars construens per un superamento della crisi. Ne è nato un dibattito sulle prospettive di ripresa, che non sopito, si ravviva sempre più. Saremmo dunque lieti di poterLa avere nostro ospite per poterci confrontare con Lei e capire il ruolo che noi cristiani cattolici possiamo avere. L'occasione sarebbe propizia anche per diffondere il Suo libro considerato il fine benefico. I nostri incontri sono di sera con una fase conviviale ed un periodo a disposizione dell'ospite per poi iniziare il dibattito. Nella speranza che Lei possa accogliere il nostro invito, un cordiale saluto. (G. Ambrosetti)

- Per proseguire il dialogo

gioco dell'aeroplano

Salve. Ho letto con enorme interesse il suo libro anche se non ho alcuna competenza in economia (sono un produttore di musica). Prima di tutto complimenti vivissimi. Qualunque iniziativa politica vorrà intraprendere avrà il mio sostegno incondizionato. Leggendolo mi è tornato alla mente un episodio degli anni '80 (la metà? la fine? Non ricordo) che per me ha segnato lo spartiacque fra due epoche. Il tristemente famoso "gioco dell'aereoplano". Sono di Firenze. Ricordo ancora bene la notte in cui raggiunse la naturale saturazione lasciando migliaia di persone con un milione di lire in meno in tasca e distruggendo affetti e amicizie. Capannelli di gente vociante agli angoli delle strade. Una notte da incubo. Poi tutto fu rimosso, come spesso succede. Ha ragione lei. I giocatori vanno isolati. Il giornale di Firenze, La Nazione, ebbe una grave responsabilità trattando il gioco come un fenomeno di costume. Sarebbe bastato avvertire la gente, purtroppo ignorante in matematica. (M. Dami)