28/03/2012 - Crisi EconomicaConsiderazioniComplimenti per il contenuto, leggibile da tutti e facilmente comprensibile. Si tratta di un'opera attuale che rispecchia pienamente la situazione economica, dove l'economia reale (fonte di benessere per tutti) è stata surclassata dall'economia finanziaria, priva di buon senso che non tiene in considerazione la logica della vita di tutti noi. Ho trovato un libro che definirei "Bibbia dell'economia", per i lati positivi, che rende attenti con motivazioni ben ponderate e documentate del contesto economico attuale e il ruolo delle banche e del debito sovrano. I soldi "facili" non sono mai esistiti. Complimenti anche per gli allegati! La saluto cordialmente. (P. Stecchi)leggi la risposta
27/03/2012 - Per proseguire il dialogoparole d'ordineOn. Professore in primo luogo La ringrazio per questo Suo prezioso nuovo libro nel quale, come sempre, riesce a spiegare con competenza ed estrema chiarezza le complesse dinamiche economiche e geopolitiche attuali e nel contempo introduce interessanti riflessioni di ordine filosofico e storico. Il mondo occidentale e non solo, come un ragno intrappolato nella sua stessa tela, è schiacciato da una finanza onnipotente e dalla speculazione selvaggia. Uscire da questa situazione è possibile solo attraverso l'autentica adesione alle 7 "parole d'ordine" da Lei indicate in "La Paura e La Speranza"(Valori, Famiglia, Identità, Autorità, Ordine, Responsabilità, Federalismo). On. Tremonti mi domando allora, rimpiangendo che non sia Lei a guidarci come ministro in questo momento di difficoltà, nascerà mai in Italia un soggetto politico tale da fare proprie le suddette "parole d'ordine" e condurci ancora alla speranza? (C. Basetti)leggi la risposta
27/03/2012 - Crisi Economicabypassare le bancheSono d'accordo con lei, bisognerebbe trovare un sistema per bypassare le banche unico problema della finanzia e credo che Monti nonostante non sia simpatico stia impostando un buon lavoro. Senz'altro sarà dura, ma bisognava cominciare. Cordiali saluti. (R. Rizzi)leggi la risposta
26/03/2012 - Per proseguire il dialogoresponsabilitàAccolgo l'invito e le sottraggo tempo e attenzione in questa sede. La sua è una trattazione affascinante e tesa e aggiungerei, è questa la mia domanda, un solo concetto, quello di responsabilità. La finanza, già con Lorenzo de' Medici condizionava le guerre dei Principi e la stessa Unità d'Italia si è potuta fare perchè i banchieri inglesi hanno finanziato i Savoia. Che cosa distingue, però, quella finanza da questa "predatrice"? Azzarderei, lo stesso senso di responsabilità che distingue la politica lungimirante dal populismo elettoralistico. La finanza di allora era come convinta di poter crescere solo in un generale contesto di crescita, quella di oggi, si illude di avvantaggiarsi dal depauperamento altrui. Perdoni l'asciuttezza delle argomentazioni, dettate dal rispetto della brevità. Sarò onorato di un suo cenno di risposta. (M. Travia)leggi la risposta