Giulio Tremonti



 - Per proseguire il dialogo

Salve. Ho letto con enorme interesse il suo libro anche se non ho alcuna competenza in economia (sono un produttore di musica). Prima di tutto complimenti vivissimi. Qualunque iniziativa politica vorrà intraprendere avrà il mio sostegno incondizionato. Leggendolo mi è tornato alla mente un episodio degli anni '80 (la metà? la fine? Non ricordo) che per me ha segnato lo spartiacque fra due epoche. Il tristemente famoso "gioco dell'aereoplano". Sono di Firenze. Ricordo ancora bene la notte in cui raggiunse la naturale saturazione lasciando migliaia di persone con un milione di lire in meno in tasca e distruggendo affetti e amicizie. Capannelli di gente vociante agli angoli delle strade. Una notte da incubo. Poi tutto fu rimosso, come spesso succede. Ha ragione lei. I giocatori vanno isolati. Il giornale di Firenze, La Nazione, ebbe una grave responsabilità trattando il gioco come un fenomeno di costume. Sarebbe bastato avvertire la gente, purtroppo ignorante in matematica. (M. Dami)

LA RISPOSTA

Caro Dami: grazie! Mi ricorderò della Sua lettera (e della storia di Firenze)! Tanto cordialmente, Giulio Tremonti