Giulio Tremonti



Dialogo con Giulio Tremonti

Tutte le domande e risposte

- L'Unione Europea

Carta straccia

Ho letto il suo libro Uscita di sicurezza. La sua analisi è lucida, logica, l'ho davvero apprezzata. Bisognerebbe, come dice, mettere al centro di tutto " il pane al posto delle pietre". Lei fornisce una ipotesi di soluzione, "arginare" attraverso delle regolamentazioni lo strapotere delle banche, per ridurre l'impiego senza regole dei capitali finanziari. Il denaro al servizio della società e non la società al servizio del denaro. La domanda è: gli americani si stanno inondando di carta straccia (il dollaro) nel tentativo di tenere in vita artificiosamente i consumi interni, il loro non mettere regole allo strapotere bancario, il WTO che ha "globalizzato" il mercato senza stabilire regole, non sono strade senza ritorno? Seconda domanda: non ritiene che nella determinazione dello spread incidano altri fattori, ad esempio: corruzione, apparato legislativo elefantiaco, burocrazia, mafia, strapotere della classe politica che ha occupato tutti i gangli vitali del paese? Con stima. (C. Mezzina)

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Provocazione (ma seria)

Caro Giulio, una provocazione (ma seria): le banche prendono a prestito a interessi praticamente 0 e stanno strangolando l'economia non dando prestiti o dandoli a interessi fuori da ogni logica (si vedano i mutui dati a spread minimo 350 punti) che di fatto impediscono l'accesso al credito per famiglie ed aziende. Premetto che mi reputo un liberista, e pure monetarista, ma se le banche non agiscono nello stesso verso della banca centrale, non si va da nessuna parte. Unica soluzione che vedo e' quella di un intervento diretto dello Stato con una banca Statale o la nazionalizzazione dei grossi istituti (l'iri non ha fatto poi questi grandi disastri) permettendo una più rapida trasmissione degli stimoli delle politiche centrali all'economia reale. Inoltre... Sarebbe anche una minaccia credibile che da sola concorrerebbe ad aggiustare il "mercato". Che ne pensa? (A. Scotti)

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Riforma pensioni 2

Egr. Prof. Ho letto con piacere della sua decisione di scendere in campo e il suo desiderio di modificare riforma lavoro e pensioni della Signora Fornero. La prego,faccia rientrare la riforma pensioni che sta allungando inutilmente la vita lavorativa delle persone senza dare possibilità di ricambio generazionale. Sono convinto che lei potrebbe modificare questa legge, a parità di costo, riducendo magari l'assegno pensionistico ma lasciando la liberta di ritirarsi dal lavoro in età più ragionevoli. Sono convinto che creerà occasioni ai quasi sessantenni come me che vorrebbero cimentarsi in altre esperienze, anche investendo.. dando contemporaneamente più possibilità di ingresso nel modo del lavoro ai giovani: un circolo virtuoso insomma. Cordiali saluti (D. Pegoraro)

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Il nuovo New Deal

Ho letto più volte "Uscita di sicurezza". Condivido tutte le critiche al "sistema" e capisco che molte cose non poteva dirle quando era al governo. Però mi avrebbe fatto piacere una sintesi propositiva e meglio un programma che avrebbe il pregio di avere una provenienza accademica, più che politica. Perchè aspettare che i vari Paul Krugman ci diano le loro ricette quando ben conosciamo i nostri mali: troppi politicanti, enti, sprechi, burorocratismo, ecc. Chi Le scrive ha lunga esperienza nell'amministrazione pubblica,nella professione di dottore commercialista e revisore e negli studi accademici (lauree e specializzazioni). E se si provasse a coniugare un bel programma per la crescita sostenuto anche dai disillusi, da chi prova disgusto per l'immoralismo berlusconiano o la rozzezza bossiana, i giovani che non vanno alle urne e che muoiono di fame, i movimenti anti-casta a cominciare dai "grillini", che hanno bisogno di idee e programmi? Un nuovo NEW DEAL.. (S. Satta)