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Per proseguire il dialogoLe vorrei sottoporre l'opinione di un economista che Lei conoscerà, il prof. Paolo Savona. Quest'ultimo, nel suo libro "Eresie, esorcismi, e scelte giuste per uscire dalla crisi" afferma "un paese serio con un gruppo dirigente onesto deve avere sempre a disposizione un piano B, nel caso in cui i danni prodotti per restare nell'euro superino i vantaggi". Perchè Lei non propone una commissione di studio che analizzi seriamente i costi per uscire dalla zona euro: infatti, conosciamo forse i costi per starci, che si chiamano deflazione e disoccupazione, ma non quelli per uscire. Con il Suo carisma proponga pubblicamente di studiare seriamente il problema come uscita di sicurezza. Infine, non Le sembra che questo governo Monti, quello Papademos e la Troika siano più simili ad un liquidatore, o ad un curatore fallimentare, piuttosto che ad un motore di sviluppo e crescita del paese?