Giulio Tremonti



Dialogo con Giulio Tremonti

Tutte le domande e risposte

- Per proseguire il dialogo

film in inglese

Sto leggendo il libro e mi riservo eventuali domande ecc a lettura finita. Intanto,cambio argomento: non è male la Sua idea dei film in inglese.Credo che non se ne occupino molto perchè "parlare inglese" sembra un problema marginale, individuale, ma se consideriamo che siamo in Europa, non solo in Italia,e se parliamo di linguaggio europeo dove l'inglese è indispensabile per far tutto, il problema diventa di massa e correggerlo aiuterebbe il Paese: come dice Lei, si darebbero più opportunità a Tutti, specie a chi non può pagare i corsi ma paga il canone.In televisione, in passato, s'insegnava a leggere e a scrivere; tutt'oggi, la RAI trasmette lezioni di italiano per gli stranieri (Per es. delle lezioni in inglese potrebbero essere un incentivo a seguire poi un film in lingua originale). Crede si potrebbe fare una raccolta firme popolare per approvare il Testo, se gli addetti ai lavori sono restii, anche per capire il gradimento iniziale dell'utenza? Grazie. (G. Palermo)

- Per proseguire il dialogo

rigore

Gentile Prof. Tremonti, ho letto che nell'analizzare i conti dei Paesi europei i funzionari UE avevano inserito l'Italia nella lista dei casi urgenti. E' utile ricordare che l'Italia ha adottato corpose misure di riduzione del deficit e siamo uno dei Paesi con il più basso debito privato. Risultato: siamo finiti nella lista degli stati da tenere sotto osservazione. Il rigore nell'analisi dei conti è necessario perchè da esso deriva la garanzia della solvibilità di un Paese. Ricordiamo la scrupolosa analisi eseguita sul bilancio dell'Italia per l'ingresso nella UEM. Non così per altri Paesi, come la Grecia, che oggi minaccia la stabilità dell'Europa.La crisi dell'ultimo triennio ha peggiorato la situazione, ma anche questa si sarebbe, forse, potuta evitare usando maggior rigore nell'analizzare lo stato di solvibilità di soggetti emittenti titoli, risultati poi tossici, da parte di agenzie di rating che, probabilmente, hanno attribuito qualche "A" in più a coloro che non la meritavano. (G. De Biase)

- Crisi Economica

ripartizione della gestione monetaria

Per una migliore amministrazione dello Stato le competenze vengono ripartite tra Regioni, Province e Comuni. Ebbene, non ritiene Lei opportuno che la gestione monetaria segua lo stesso percorso tramite la banca del Comune, della Provincia, della Regione e della Repubblica Italiana, di natura totalmente statale in modo che si soddisfino le esigenze territoriali e i profitti vengano ridistribuiti ai cittadini? (A. Tirone)