Gentile Prof. Tremonti, ho letto che nell'analizzare i conti dei Paesi europei i funzionari UE avevano inserito l'Italia nella lista dei casi urgenti. E' utile ricordare che l'Italia ha adottato corpose misure di riduzione del deficit e siamo uno dei Paesi con il più basso debito privato. Risultato: siamo finiti nella lista degli stati da tenere sotto osservazione. Il rigore nell'analisi dei conti è necessario perchè da esso deriva la garanzia della solvibilità di un Paese. Ricordiamo la scrupolosa analisi eseguita sul bilancio dell'Italia per l'ingresso nella UEM. Non così per altri Paesi, come la Grecia, che oggi minaccia la stabilità dell'Europa.La crisi dell'ultimo triennio ha peggiorato la situazione, ma anche questa si sarebbe, forse, potuta evitare usando maggior rigore nell'analizzare lo stato di solvibilità di soggetti emittenti titoli, risultati poi tossici, da parte di agenzie di rating che, probabilmente, hanno attribuito qualche "A" in più a coloro che non la meritavano. (G. De Biase)
LA RISPOSTA
Caro De Biase: ha ragione. C’è stato (c’è) uno squilibrio nei criteri di giudizio europei. Uno squilibrio a danno dell’Italia. Tanto cordialmente, Giulio Tremonti