Giulio Tremonti



Dialogo con Giulio Tremonti

Crisi Economica

- Crisi Economica

scelte politiche

Gentile Prof.re, ho letto con grande interesse il suo lavoro molte delle cose che ha scritto le condivido e, soprattutto, sono convinto che la via da Lei indicata come "Uscita di sicurezza" sia l'unica percorribile. Tuttavia non sono convinto che la sua analisi di una politica completamente succube della finanza sia corretta. Anche io mi sono cimentato in un lavoro di ricerca sulla crisi (tra l'altro, mi piacerebbe inviarglielo) e, quantomeno negli USA, mi sembra chiaro che i politici hanno visto nelle nuove tecniche finanziarie un utile strumento per mitigare l'impoverimento della middle class. "Una casa per tutti" è stato un programma politico che la magia dei subprime ha reso possibile, non una semplice invenzione della finanza imposta alla politica. Poi sono evidenti i "prezzi" che la finanza ha chiesto alla politica per manatenere in piedi il giochino, ma la scelta di questa "crescita drogata" a me è sembrata una chiara scelta politica. Che ne pensa? Cordialità. (M. Molinari)

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il quarto mostro

Buon giorno sono un suo attento ascoltatore e sono convinto che Lei è molto più preparato di quanto si veda. L'anno scorso Lei parlava di robot che intervenivano in un video game (mondo finanziario virtuale) e sarebbe atteso il quarto robot. Ora Le chiedo,se ho capito giusto, questo robot era al Grecia? e se no quale? Ma secondo me la ventilata uscita dall'euro non è la medicina, ma una conseguenza. Ma allora secondo Lei cosa sarebbe la medicina e la malattia? Grazie mille. (D. Oddera)

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carta bianca

Gentile Ministro, alcuni giorni fa ho inviato questo commento al giornale web Wall Street Italia: "..a Monti ed alla sua banda di "sfigati" avrei preferito Tremonti con carta bianca. Il primo Tremonti, però, quello che urlava ai Governatori delle regioni perché stavano sempre a chiedere soldi all'Italia mentre non riuscivano a spendere l'80 % dei fondi comunitari! Tremonti stava preparando il "colpaccio". Con il gioco delle tre carte stava facendo sparire qualche centinaio di miliardi di euro di debito nostrano. L'idea è lanciata speriamo che gli eredi riescano ad attuarla. Mi riferisco al conferimento di immobili, partecipazioni nazionali e tutto ciò di pubblico alla Cassa Depositi e prestiti che è di proprietà del MEF per il 70 % ma NON E' ENTE PUBBLICO, in cambio di soldi! E' geniale! Trasferisce miliardi da una stanza all'altra, ma sempre nello stesso palazzo facendo diminuire contemporaneamente il debito nazionale!". Potrebbe dirmi cosa ne pensa? (N.M. Ippoliti)