Giulio Tremonti



Dialogo con Giulio Tremonti

Proseguire il dialogo

- Per proseguire il dialogo

salvezza nazionale

Caro Professore, mi trovo negli U.S., in Manhattan, ma soffro e grido. La nota crisi da lei studiata analizzata vissuta -forse in maniera frustrante, ha aggredito le attività produttive e le famiglie normali e le sta conducendo alla disperazione. Siamo ad un punto di insopportabilità. Occorre agire prima di finir in tragedia. Il gov si renda conto che occorre una vera azione di salvezza nazionale. Dico "nazionale", perché sono scettico su questa unione europea e ancor di più sulla unione monetaria. Ci sono tra gli stati componenti la UE fratture storiche consolidate, storie secolari di conflitti, divisioni di lingua, di mentalità, di anima e di cuore, di interessi geografici, di cultura, di sensibilità, di territorio, di tradizioni. Diversità che riaffiorano lacerano i rapporti trasformando economie forti in mostri cinici ed ingrati. La storia insegna. Riprendiamoci la nostra dignità, non permettiamo che il nostro debito pubblico diventi un debito privato. (A. di Bartolomeo)

- Per proseguire il dialogo

fascismo bianco 1

On.le Professore, sono molto lieto che la sua lungimiranza, espressa nel suo ottimo testo, sia stata già ora ripagata nel coso del primo turno delle elezioni francesi. L'iniquità dello strapotere concesso ai mercati ha evidentemente disgustato i francesi, sia presso la destra che presso il centro-sinistra. Mi sembra tuttavia che il "fascismo bianco" stia dando ulteriori segnali di attività: mi pare che in vista di un probabile insuccesso di Sarkozy, tanto caro alla Merkel e alla governance finanziaria di questa Europa, il famoso spread della Francia sia prontamente salito e che l'agenzia Moody's si sia precipitata subito a minacciare di togliere la tripla A alla Francia... Un film già visto anche in Italia verso la fine del 2011. Secondo me questi sono segnali molto scandalosi oltre che inaccettabili. (M. Leonardi)

- Per proseguire il dialogo

banche e speculazione

Egr Onorevole, lavoro nell'azienda di famiglia, che da più di 60 anni (sono la terza generazione) lavora il rame per produrre agrofarmaci. Quindi tra i primi abbiamo capito che è solo la speculazione sui metalli e non la storiella dei cinesi che hanno fame, a far alzare i prezzi incidendo pesantemente su una già povera economia reale. Perché? Finalmente lei sta spiegando tutto questo e finalmente anche altri incominciano a comprendere lo strapotere del capitale finanziario. Basterebbe una legge ma deve essere globale: impedire alle grandi banche di fare speculazione. Ma forse questa è la terza guerra mondiale combattuta a colpi di spread così subdola che non ammazza ma fa aumentare i suicidi. Allora se noi siamo già nel mirino, cosa servono le misure del governo (tasse,...)? Perché fino adesso non si è parlato di cambiare le regole della finanza? (G. Manica)

- Per proseguire il dialogo

ricchezza finanziaria

Caro Giulio, ho sentito la sua intervista dall'Annunziata. (prima di tutto complimenti per la pazienza dimostrata nei confronti di una incompetente in questa materia, se mai sia competente in altro). Al suo ragionamento che condivido (visto che lo ho vissuto passo passo) vorrei però aggiungere che la ricchezza finanziaria che strangola i paesi è creata dalla ricchezza dei paesi stessi che strangola, ossia i paesi occidentali hanno vissuto al di sopra delle loro possibilità grazie alla ricchezza finanziaria che detenevano. Adesso i governi di questi stati che sono fra i maggiori indebitati nei confronti della finanza mondiale tramite i loro debiti sovrani devono tenere in vita il sistema perchè ne sono parte. Forse una sola e vera rivoluzione anti-finanza ma non anti-capitale potrebbe avere un'effetto. Questa credo che sia la nuova via ma i moderati del mondo non sono pronti a replicare su scala mondiale quanto fatto in Islanda. Buona sera. (A. Santagati)