Giulio Tremonti



Dialogo con Giulio Tremonti

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considerazioni 1

Dott. Tremonti, sono uno studente di 19 anni iscritto al secondo anno di Giurisprudenza. Essendo la mia domanda troppo lunga la "divido" in due parti sperando che riesca a leggerla nella sua interezza. La prima parte costituisce una premessa mentre la seconda parte è la domanda vera e propria. Inutile dire che l'una senza l'altra ha lo stesso valore di un coltello senza manico. Ho letto con grande interesse il suo ultimo libro, Uscita di sicurezza, accompagnando la sua lettura con i miei testi istituzionali di Diritto dell'Unione Europea e con l'analisi puntuale del TUE e del TFUE, e sono rimasto molto soddisfatto da ciò che ho riscontrato nelle sue pagine. In altri tempi le avrei fatto scontare il grande peccato originale del suo curriculum, ossia la collaborazione nel governo Berlusconi, ma questi non sono tempi per le recriminazioni politiche. (A. Salmeri)

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quando era ministro

Prof. Tremonti, quando era ministro aveva opportunità di spiegare la sua tesi. Le chiedo come mai non l'abbia fatto? E se lo ha fatto perché i media non ne hanno dato notizia? Quando era al governo io scrissi quanto segue: Il governo italiano chieda la chiusura paradisi fiscali a: Comunità Europea, Nazioni Unite, G8 e G20 come premessa alla lotta per l'evasione fiscale. Il governo italiano chieda inoltre l'abolizione di tutti i titoli cosi detti derivati, che agiscono come droghe sull'economia reale, abolendo le speculazioni. Solo così i privati speculatori torneranno a fare gli investimenti nei titoli delle imprese o ad essere imprenditori di se stessi e le banche far credito alle imprese, creando quei posti di lavoro, non precari, per i giovani che aumenteranno i consumi fino a far tornare a crescere quel P.I.L. stagnante in Italia sotto lo zero. Roma 11.10.28. La saluto e la ringrazio per la possibilità di averLe potuto comunicare il mio pensiero. (A. Cini)

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nuovo partito

Gentile professor Tremonti, l'ho seguita oggi alla trasmissione tv "In mezz'ora" e come sempre condivido la sua lucida analisi. La sua mi sembra l'unica mente pensante e lungimirante di questo momento storico in cui si fa fatica a intravedere una qualsivoglia luce alla fine del tunnel. Se fonda un suo partito e/o movimento sarei felice di iscrivermi. Per me sarebbe un po' come ritrovare gli ideali lontani di una vecchia giovane liberale ormai prossima alla terza età. Cordiali saluti. (M. Moioli)

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nuovo iri

Egregio Professore, proseguo il dialogo sulla costruzione di "un nuovo IRI" e torno a scriverle mosso dalla necessità di ricercare una Via D'Uscita, di costruire un'Uscita di Sicurezza. Nel panorama politico nazionale si stanno già ponendo le basi per un nuovo face-lift d'immagine, di strategia politica e di "salling" verso l'elettorato in vista delle votazioni del 2013 che porterà inesorabilmente, come già in programma, ad una grande coalizzione finale a sostegno di altri chiamiamoli "tecnici di continuazione". Non possiamo lasciare che l'economia reale e più in generale l'etica di un paese possano restare alla mercè di un "mercato finanziario", non possiamo lasciare che un paese, e più in generale un sistema, perda la sua dignità oltre alla speranza di un futuro. Lei ha creato un mezzo e trattato un tema per poter dialogare, tutti assieme possiamo dar vita ad un nuovo modo di governare. Ci aiuti a costruire un'Uscita di Sicurezza, noi ci siamo. Cordialmente, una stretta di mano. (E. Bergamin)