Giulio Tremonti



Dialogo con Giulio Tremonti

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barriera doganale

Dott. Tremonti, sono Alberto Landoni, la persona che l'ha contattata qualche giorno fa sottoponendele il problema della mancata applicazione in Italia delle Direttive Europee in termini di barriera doganale. Gli unici esempi che conosco di applicazione nel nostro paese della marcatura CE come barriera doganale sono: (1) Mercato dei giocattoli (DIRETTIVA 2009/48/EC); (2) Mercato dei fuochi di artificio (DIRETTIVA 2007/23). Nella mia attività lavorativa, ora sono in pensione ma continuo ad occuparmi di questi problemi, ho visto invece più ditte italiane (almeno 5) costrette ad emigrare in Spagna ed in Polonia appunto perché questi paesi applicano in modo mirato le direttive europee a tale fine. E', perlatro, lo stesso metodo che ha applicato il governo americano per obbligare i propri cittadini a bere il prosecco invece del vino francese. La saluto dandole subito con piacere la mia massima disponibilità ad approfondire, per quanto mi è permesso, questi argomenti. Alberto Landoni

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appartenenza alla nazione

Caro Professore, pochi giorni fà riflettevo su come i ns concittadini non percepiscano più la propria appartenenza alla Nazione, su come si sentano scoraggiati ed abbandonati al proprio destino. La notizia degli 8 mln di poveri data dall'istat, le notizie sullo Spread come divulgate dai media, l'immagine di un'Europa (e di un'Italia) asservita ai dettami della Merkel, l'inesperienza degli attuali governanti, stanno affossando ulteriormente le ultime speranze di ripresa. I volti delle persone che incontro per strada, degli amici, dei colleghi sono cinerei e preoccupati, intimoriti e spenti, e la cosa mi preoccupa non poco. Penso si debba (dobbiamo) far sì che ognuno si riappropri della propria posizione, che capisca il fondamentale ruolo che gli appartiene nel sistema Italia. Io ho sempre visto la Nazione come una torre propendente al cielo, ogni generazione poggia la propria base sulle colonne della precedente, oggi quelle colonne non sorreggono più e ben sappiamo che se anche una sola non fà il proprio dovere le altre cadranno come un domino. Penso sia ora di lavorare per ristabilire il sentimento fondante dello Stato, ogni cittadino è parte fondamentale della Nazione ed in quanto tale deve impegnarsi per la sua crescita, pezzo per pezzo, categoria per categoria, madri, padri, lavoratori, studenti, amministratori, ognuno deve contribuire e per farlo deve sentirsi protetto e deve poter svolgere le sue mansioni in un ambiente socialente giusto. Crede sia possibile, creare una nuova generazione di amministratori in grado di adempiere a questo compito, ovvero, a ristabilire il clima necessario a far ripartire l'Italia? come sempre, a disposizione, con Stima Simone (Simone Angelucci)

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futuro giovani

Egregio professore Tremonti, ho letto il suo libro in cui sono venuto finalmente a conoscenza di una realtà a me ancora non molto chiara pure essendo uno studente di economia e avendo sostenuto degli esami riguardo le politiche economiche (esempio entità degli speculatori o CDS e derivati ). L ho sempre ammirata, concordo pienamente sulla mancanza di una politica capace di cambiare questo sistema, una politica che non volendo assumersi le proprie responsabilità ha finito per delegare il tutto a chi è all'origine di questa crisi e che tutt'oggi sembra non voler cambiare il proprio modo di agire. Sono un ragazzo di 21 anni e penso che una persona come Lei possa aiutare l'Italia nel prossimo futuro rappresentandola nel migliore dei modi ma soprattutto possa dare una svolta a questa Europa ormai presente solo a livello geografico. La ringrazio per il tempo che mi ha concesso. Distinti saluti. (Giuseppe Giunchini)