07/03/2012 - Crisi Economicafascismo finanziarioEsimio Professore, premetto subito di essere un suo estimatore e di avere letto tutto d'un fiato "Uscita di sicurezza". Ho preparato una lettera che essendo troppo lunga sintetizzerò e dividerò in quattro parti. Condivido quasi tutte le sue considerazioni mi consenta però di dissentire quando Lei scrive di "rischio di fascismo finanziario, di fascismo bianco". Ma dove lo vede questo pericolo? Io non ero ancora nato ma studiando la storia ho appreso che il fascismo era sia contro il comunismo sia contro il capitalismo tant'è che portò avanti una guerra mondiale contro le "demoplutocrazie" e i loro egoismi. Proprio in quel periodo storico si realizzò quel primato della politica sull'economia che Lei oggi implora, e si realizzò anche la pace sociale quel meraviglioso e rarissimo equilibrio tra le forze della produzione che consentì all'Italia degli anni '20 e '30 di trasformarsi in paese industrializzato e potenza internazionale ammirata e rispettata. (S. La Valle)leggi la risposta
03/03/2012 - Crisi Economicaripartizione della gestione monetariaPer una migliore amministrazione dello Stato le competenze vengono ripartite tra Regioni, Province e Comuni. Ebbene, non ritiene Lei opportuno che la gestione monetaria segua lo stesso percorso tramite la banca del Comune, della Provincia, della Regione e della Repubblica Italiana, di natura totalmente statale in modo che si soddisfino le esigenze territoriali e i profitti vengano ridistribuiti ai cittadini? (A. Tirone)leggi la risposta
03/03/2012 - Crisi Economicale scuole del nord e l'innovazioneSono un insegnante di matematica della provincia di Bergamo e ho letto il primo capitolo del suo libro. Mi ha molto colpito la Sua affermazione sull'arca di Noè e sul Titanic e devo dire che calza a pennello con il sistema educativo lombardo, gestito da professionisti dalla bidella fino all'Assessore Regionale. Il risultato è che ci sono gravi carenze delle scuole del Nord nell'uso delle tecnologie didattiche e dell'innovazione in generale. E questo è ancora più grave se si considera che il Nord è pieno di laboratori di ricerca attivissimi in cui giacciono utilizzate applicazioni software avanzate, di software house affermate che vendono i propri corsi agli aereoporti ma sulla scuola hanno perso ogni speranza. Insomma, ci sono miliardi di euro perduti e altrettanti che si perderanno nel filo spinato che circonda la scuola lombarda dal 1860 ad oggi. Non sarebbe il caso di sostituire i "professionisti" attuali al comando dell'Istruzione regionale con qualche "dilettante"? Saluti (R. Ferrante)leggi la risposta
02/03/2012 - Crisi Economicarigore nella tenuta dei conti pubbliciE' di grande impatto emotivo la rappresentazione delle difficoltà e delle contraddizioni in cui si dibatte il progetto di costruzione della Unione Europea, nella tempesta della crisi finanziaria globale più grave della storia. Lei afferma con forza la necessità di un nuovo rigore nella tenuta dei conti pubblici. Per quanto riguarda il contributo italiano al progetto di costruzione europea, e le presenti difficoltà, Lei sopravvaluta le colpe della Germania e forse per carità di Patria sottovaluta le nostre in almeno 3 cose: 1) La colpevole corsa del debito pubblico; 2) L'architettura di uno stato strutturato su 5 livelli e l'immenso spreco/inefficienza che ne derivano;3) l'eccesso di regolamentazione che umilia ed avvilisce l'economia produttiva che opera in condizioni di competizione e di rischio. (A. Givoannetti)leggi la risposta