Giulio Tremonti



 - Crisi Economica

Esimio Professore, premetto subito di essere un suo estimatore e di avere letto tutto d'un fiato "Uscita di sicurezza". Ho preparato una lettera che essendo troppo lunga sintetizzerò e dividerò in quattro parti. Condivido quasi tutte le sue considerazioni mi consenta però di dissentire quando Lei scrive di "rischio di fascismo finanziario, di fascismo bianco". Ma dove lo vede questo pericolo? Io non ero ancora nato ma studiando la storia ho appreso che il fascismo era sia contro il comunismo sia contro il capitalismo tant'è che portò avanti una guerra mondiale contro le "demoplutocrazie" e i loro egoismi. Proprio in quel periodo storico si realizzò quel primato della politica sull'economia che Lei oggi implora, e si realizzò anche la pace sociale quel meraviglioso e rarissimo equilibrio tra le forze della produzione che consentì all'Italia degli anni '20 e '30 di trasformarsi in paese industrializzato e potenza internazionale ammirata e rispettata. (S. La Valle)

LA RISPOSTA

Caro La Valle: grazie per le Sue considerazioni. Quella del fascismo non era, non è una “analogia storica”, ma solo una “immagine” politica! Tanto cordialmente Giulio Tremonti