Giulio Tremonti



Dialogo con Giulio Tremonti

Crisi Economica

- Crisi Economica

Protagonista di cambiamento

Egr. Prof. Tremonti, mi sono sempre sentito in sintonia con le sue posizioni in economia e nella vita, essendo per natura contrario alle frivolezze ed all'apparire. Sono convinto che all'Italia servano serietà e buon senso e che il successo di un inevitabile, addirittura auspicabile, cambio di paradigma sociale e politico sia legato al duro e costante lavoro di tanti sconosciuti che fanno la propria parte, a livello individuale e nelle comunità dove operano. Il cambio di paradigma riguarda, come lei da tempo segnala, la necessità di recuperare il valore dell'economia reale, eliminando quella virtuale che sta impoverendo la maggioranza a beneficio di pochi. Riguarda anche un nuovo modo di intendere il progresso, non solo legato all'aumento del PIL, ma al benessere della gente, all'essere più che al possedere. Mi consideri a disposizione, se intende di nuovo essere protagonista di cambiamento. Buon lavoro. Armido Cremaschi

- Crisi Economica

Nè uscita nè sicurezza

Ho finito ora di leggere il suo libro, non è il primo che leggo, e ho riletto volentieri l'analisi lucida e oggettiva della crisi e delle cause che l'hanno determinata, nulla di nuovo per una sincera ammiratrice di Tremonti scrittore. Francamente però, mi spiace non vedo nè uscita, nè sicurezza. Mi sembra un'enciclica laica, propria di chi vede i problemi da lontano. Lo stato delle cose e le cose dello stato sono così tragicamente deteriorate, e lo erano ben prima della crisi, che non c'è margine di speranza. Prenda l'attuale governo, libero dalla ricerca del consenso, sostenuto da una maggioranza formidabile, avrebbe dovuto subito affrontare, seriamente, le liberalizzazioni, il mercato del lavoro e la giustizia, cosa ha fatto? Potremmo chiederlo agli esodati. E' notizia fresca che i nostri tecnici assumeranno 12000 professori, come una Moratti qualsiasi. Non vedo statisti e nemmeno iron Lady. (P. Cortani)