17/03/2012 - L'Unione Europealingua federaleBuongiorno. Ho sentito recentemente il suo intervento sulla lingua inglese: non pensa che si rischi una colonizzazione culturale e linguistica? Non sarebbe meglio inserire una lingua ausiliare pianificata (un esperanto modernizzato) come lingua federale ponte tra le varie lingue nazionali (una sorta di lingua franca europea)? Grazie. Cordiali saluti. (F. Stoppa)leggi la risposta
17/03/2012 - Per proseguire il dialogoancora due domandeFaccio il neurochirurgo all'ospedale di Legnano. Ho una passione smodata per l'economia. Mi sono iscritto all'università LIUC al diploma di laurea di direttore amministrativo e finanziario e discuterò il 26 aprile la seguente tesi: "Governance fiscale negli scenari della globalizzazione internazionale. La situazione dell'area euro: dal pacchetto Monti del 1997 alla possibile evoluzione verso l'"Hamiltonian moment" europeo" (relatore prof Piergiorgio Valente di Milano). Ho letto in appena mezza giornata questo suo ultimo libro, e l'ho trovato molto interessante. Le chiedo di rispondere personalmente a due domande, in maniera che possa allegarle alla mia tesi. La ringrazio anticipatamente. 1) Quali ritiene essere i concreti vantaggi di decentramento, delocalizzazione e globalizzazione di una impresa e gli svantaggi, invece, dei singoli Stati, nel "subirla". 2) Quale è la sua opinione per una risoluzione della crisi europea. (G.M. Licastro)leggi la risposta
16/03/2012 - Crisi EconomicaderivatiFinisco adesso di leggre il suo ultimo libro. Sebbene io mi occupi a tempo pieno di speculazione finanziaria dal 1989, e quindi quasi all'inizio dell'uso dei derivati a fini speculativi, concordo pienamente con Lei, devono essere vietati. Personalmente appena visti li ho compresi e mai usati. Per il resto, pienamente daccordo. Continuerò imperterrito a fare moral suasion con chiunque con me parli di economia sulla necessità di eliminare, poi, qualsiasi se pur remoto conflitto di interesse. Grazie per il Suo impegno. (A. Fanciullacci)leggi la risposta
16/03/2012 - Uscita di Sicurezzasuggerimento editorialeTrovo il libro ben scritto, a tal punto di poterlo suggerire anche come un testo da inserire nella bibliografia di chi voglia dedicarsi in modo accademico alla materia. Arrivo al punto: solo la lettura del XIII capitolo (L'uscita di sicurezza), con l'ausilio del capitolo precedente (Una "Nuova Alleanza") permette di cogliere pienamente il significato ed il pensiero a sostegno di tutto ciò che stato trattato nei precedenti undici capitoli. Questa considerazione mi porta a suggerire all'autore di valutare la messa a punto di un breve saggio, più ampio della introduzione, ma anche più snello e più divulgativo che didattico. Potrebbe essere un "side" book od un inserto da rendere disponibile per le prossime edizioni. Potrebbe anche essere un saggio fine a se stesso, utile per comprendere più facilmente gli aspetti più complessi esposti nell'intero libro. (A. Lega)leggi la risposta