Faccio il neurochirurgo all'ospedale di Legnano. Ho una passione smodata per l'economia. Mi sono iscritto all'università LIUC al diploma di laurea di direttore amministrativo e finanziario e discuterò il 26 aprile la seguente tesi: "Governance fiscale negli scenari della globalizzazione internazionale. La situazione dell'area euro: dal pacchetto Monti del 1997 alla possibile evoluzione verso l'"Hamiltonian moment" europeo" (relatore prof Piergiorgio Valente di Milano). Ho letto in appena mezza giornata questo suo ultimo libro, e l'ho trovato molto interessante. Le chiedo di rispondere personalmente a due domande, in maniera che possa allegarle alla mia tesi. La ringrazio anticipatamente. 1) Quali ritiene essere i concreti vantaggi di decentramento, delocalizzazione e globalizzazione di una impresa e gli svantaggi, invece, dei singoli Stati, nel "subirla". 2) Quale è la sua opinione per una risoluzione della crisi europea. (G.M. Licastro)
LA RISPOSTA
Caro Licastro: cerco di rispondere alle Sue due domande:
- la globalizzazione è stata ed è un dare-avere. E’ davvero difficile dire chi ci guadagna e chi ci perde e dove e come!
- un principio di risoluzione della crisi può essere con gli eurobond.
Tanto cordialmente, Giulio Tremonti