Giulio Tremonti



Dialogo con Giulio Tremonti

Tutte le domande e risposte

- Crisi Economica

nuova crisi

Segnalo allo statista Tremonti passi di Zagrebelscky in Simboli al Potere, Einaudi, 2012 , pagg. 89 e 90: Noi non sappiamo se la crisi attuale sia una di quelle cicliche che investono il mondo capitalistico, oppure se sia qualcosa di completamente nuovo, come nuove saranno le uscite. In ogni caso ne constatiamo già gli effetti . nella vita delle nazioni, i cui governi, da rappresentanti delle istanze popolari, decadono a strumenti amministrativi dell'ordine dell'economia finanziaria mondiale. . La politica non può essere il luogo delle decisioni solo esecutive. Se così fosse, non sarebbe politica, bensì tecnica. La politica è . il luogo delle possibilità e delle scelte tra le possibilità, aperto al futuro. Se le possibilità, al plurale, scomparissero per lasciare il posto a un'unica grande possibilità, cioè alla necessità, avente come alternativa soltanto la catastrofe, allora avremmo fatto un passo decisivo all'indietro, perdendo la nostra libertà politica. (T. Paparo)

- Per proseguire il dialogo

fiducia

Caro Prof. Tremonti, Le scrivo da Torino. Ho avuto il piacere di ascoltarLa al Salone del Libro e verrò a sentirLa anche all'Unione Industriale. Con questa lettera desidero, prima di tutto, complimentarmi con Lei: è un piacere ascoltarLa per le cose che dice e per come le dice, in modo mai noioso o banale. Sto leggendo il Suo libro, che trovo estremamente istruttivo e interessante: se non fosse per Lei, credo non sarei a conoscenza di questa realtà, che sembra quasi nessuno abbia interesse a far conoscere, e che sicuramente gode di molta connivenza negli ambienti politici. Grazie quindi per l'opera di divulgazione che fa! E' interessante vedere che c'è tanta gente che la pensa come me e ha fiducia in Lei : lo apprezzi! Di questi tempi non è così scontato. In questo sito comincia, di fatto, a nascere un movimento spontaneo che ha già un piccolo slogan: "Noi ci siamo". segue... (O. Zanini)

- Per proseguire il dialogo

svalutazione euro

Buongiorno, ho letto con interesse il Suo libro, mi permetto di fare un solo rilievo: la 3a e 4a "ipotesi" sono senz'altro valide ma richiedono TEMPO, tanto, troppo, più di quanto ne abbia l'euro e con questo l'Europa. Ho sentito ventilare l'idea, Soros e altri, di una misura immediata che, se non risolutiva, darebbe una raddrizzata, una boccata di ossigeno: la svalutazione concordata dell'euro del 30%, portando il cambio con il dollaro a 1. E' fattibile, è probabile? Lei cosa ne pensa. Grazie. (E. Siletti)

- Per proseguire il dialogo

perdita valori nei simboli

Buonasera Professore, ieri sera ragionavo su quanto la nostra politica abbia demandato al marketing commerciale la comunicazione con i propri elettori, questo ragionamento è nato da una discussione con alcuni amici sulla campagna elettorale nella mia città ( per la cronaca, a Rieti, dopo 20 anni di centro-destra, stiamo rischiando pesantemente di finire nelle mani del SEL) ed analizzando i manifesti/volantini e soprattutto i simboli, mi sono reso conto che la strada intrapresa ha portato alla completa assenza di valore delle immagini utilizzate, sostanzialmente nessun cittadino riconosce nel simbolo di un partito/movimento i valori propri, ma lo accetta ed interiorizza come una mera etichetta. Nel ragionare mi è apparsa un'immagine che potesse rappresentare l'economia reale ed ho chiamato un caro amico, che ha frequentato l'istituto artistico, chiedendogli di concretizzare le mie parole. Come al solito le invierò tutto sulla sua mail istituzionale. Con Stima. Simone (S. Angelucci)