20/02/2012 - Per proseguire il dialogostampare autonomamente i propri "euro"Gentilissimo Ministro, Professore, ecc. Giulio Tremonti Non sono un esperta d'economia... ma dalla variegatissima gamma di articoli sul tema, incluso il ritorno alla lira, mi vien da proporre, una pazzia? Un sogno? Una soluzione? Una sfida? Se tutti gli Stati Europei potessero stampare autonomamente i propri "euro" in base alla loro ricchezza reale, si aiuterebbe la ricostruzione della reale e sana economia e la separazione da quella speculativa. Trovare e provare soluzioni, altre, che possano risolvere la schiavitù da questa malefica ondata di regressione. Non mi spiego come mai non si siano cercate altre vie... Dovremmo tutti impegnarci a farlo. Se non ora quando? Oltretutto la fragilità dei paesi, provocata è facile preda di avvoltoi o rivoluzioni. Cordialmente. Leda Maggioreleggi la risposta
20/02/2012 - L'Unione EuropeaMonetPenso che Jean Monet mai avrebbe immaginato che i piccoli passi dei successori sarebbero stati così microscopici da conseguire solo una moneta unica priva di uno stato.Perfino il mitico Mercato Europeo Comune si è fortemente diluito,inglobato nel mercato mondiale. Quei "successori" sono la classe dirigente, politica e non,accomodata in un europeismo di facciata,mentre difende il proprio status quo nel perimetro di ciascuna nazione. E' indicativo che si inventino fondi,accordi e manovre salva-Stati,non salva-Europa. Dopo 4 anni di crisi senza segnali di concrete riforme,mi domando se non sia ormai preferibile (o ineluttabile) una crisi violentissima e breve,speriamo non violenta,che porti ad una forte accelerazione dei cambiamenti,piuttosto che l'attuale lenta asfissia di popoli,economia e democrazia.Lei intravvede un'alternativa effettivamente percorribile in tempi sufficientemente brevi? Non mi risponda "il doppio voto ai giovani";è una buona idea,ma temo non rapida come necessario. (P. Catti De Gasperi)leggi la risposta
20/02/2012 - Crisi Economicaadesso bastaprof.Tremonti ho cominciato a leggere il suo libro e per me i concetti da lei enunciati non sono di semplice lettura a volte la frase scritta devo rileggerla per capire meglio cosa voleva dire ma questo è un mio problema la domanda che pero vorrei farle e molto semplice... perche? o meglio è possibile che solo un uomo in questo nostro bel paese possa scrivere verita' e incongruenze di un sistema di cui anche lei ne è stato protagonista . Sembra quasi una ribellione come dire " adesso basta " Mi creda non vuole essere un critica nei suoi riguardi anzi devo dirle che é un persona a cui mi piacerebbe rivolgerle tante domande. Ad ogni buoconto il suo libro sicuraramte sara' per me forse un modo per capire molte cose perche' vivere nell'ignoranza di un modo che sinceramente mi fa paura mi rende ancor più debole di quanto è possa gia' esserlo. Ringraziandola per la sua attenzione ritorno alla mia lettura (D. Lacchini)leggi la risposta
19/02/2012 - Per proseguire il dialogoun'idea originaleMi complimento per il libro e per l'originale e direi scientifico approccio alla problematica nellla sua complessità. Le vorrei proporre uno spunto, la mia esperienza ( ho solo23 anni)di estrazione ingegneristica mi spinge a valutare l'attuale situazione economica come un sistema squilibrato e prossimo al collasso. Cercare di sorreggere la singola parte di esso, comporta perdita di energia e aggrava la maggiormente la situazione periferica del sistema. Sarebbe a questo proposito interessante analizzare una procedura pilotata e temporanea di stand-by finanziario, in modo da riportare il sistema in un punto di lavoro nominale minimo , per poi utilizzare una metodologia di dividi et impera sul problema, ricondotto nello spazio alla politica degli Stati. Una sorta di coma farmacologico, che tuttavia necessita di unità di intenti risolutivi tra i governi e principali interessati. La ringrazio, ancora complimenti. Cordialità (G. Cardone)leggi la risposta