Giulio Tremonti



Dialogo con Giulio Tremonti

Proseguire il dialogo

- Per proseguire il dialogo

europa

Caro Onorevole, sono contento di aver comprato e letto il libro, davvero. Mi è sembrato di desumere che Lei, legge l'Europa come se fosse un'entità favorevole ai popoli che la compongono. Siccome tutto va al contrario, e non si fa altro che spingere verso quella direzione cercando di convincere che più lo si fa e meglio sarà, allora beh, il filo uno se lo perde definitivamente... Un'idea me la sono fatta e volevo condividerla con Lei: in troppo pochi, durante questi 20/30 anni, hanno capito cosa stesse realmente succedendo, il resto, si è affidato soltanto ai "riflessi" di ciò che gli veniva promesso. Questo Lei lo ha perfettamente rilevato ma io aggiungo che quei pochi sono quelli che hanno voluto e pianificato tutto questo che oggi i popoli subiscono. Perché ci si ostina a spremere sempre di più la Grecia? Per salvarla? No, perchè nessuno deve avere la prova che fallire conviene. Con stima e affetto. (M. Giulio)

- Per proseguire il dialogo

lotta all'evasione

Se in una banca dati nazionale ci fossero dichiarate le ditte quando stampano marchi ed etichette con il made in italy con i relativi codice a barre o altro che indicano marchio e provenienza, con in più sestine numeriche che non possono ripetersi a nome di una stessa ditta o marchio, non aiuterebbe la lotta all'evasione? O anche la protezione del made in italy stesso? Se questi codici si potessero controllare da parte degli aquirenti via web su di un sito governativo che tiene registrati il numero dell'articolo e l'autenticità del produttore italiano. (R. Ferrieri)

- Per proseguire il dialogo

futuro politico

Complimenti per il libro. Condivido le Sue analisi ed i possibili scenari che Lei prospetta. Ritengo che Lei sia Uomo pratico (per intenderci non vive come molti politici, Professori universitari e professionisti in un mondo parallelo, ma nel mondo reale), un ideale interprete di un cambiamento radicale, nella nostra politica, nell'impianto economico e nella struttura (modello) sociale del nostro Paese. Penso che cominceremo ad affrontare seriamente (per risolverli) i nostri problemi quando alcune banche falliranno e quando quelle che rimarranno saranno sotto controllo pubblico. Penso anche che ognuno di noi abbia commesso errori in passato. La mia generazione (under 50) è pronta a dare sostegno, ma bisogna trovare il modo di farla uscire allo scoperto. Lei, che progetti ha? Non si è sbilanciato su cosa succederà alla politica italiana nel futuro, sulla sua visione politica: nuovi partiti? gli stessi revisionati? Un saluto. (S. Capuzzo)