Giulio Tremonti



Dialogo con Giulio Tremonti

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signoraggio 1

Egr. prof. se Lei avesse approntato la giusta diagnosi fin quando il governatore BCE pro tempore Duisenberg le svelò (implicitamente) il grande inganno del "signoraggio" a seguito della sua iniziativa di introdurre banconote da 1 o 2 euro al posto delle monete!! cosa che avrebbe comportato per il Paese la perdita del reddito monetario sul "metallico"... Non approfondisco perché sono convinto che Lei la questione la ricorda benissimo. Appreso quindi che l'euro (cartaceo ed elettronico) è di proprietà (a quale titolo? boh) della BCE (vds int.ni Borghezio e Scurria) Lei, coerentemente con le Sue convinzioni (oggi, ma solo oggi, ben riflesse nel suo bel libro) avrebbe dovuto agire nelle sedi competenti per bloccare questa enorme truffa ai danni dei popoli europei? Non lo fece all'epoca ma almeno lo farà adesso (anche se con un profilo istituzionale, mi permetta, di livello molto inferiore...)? La ringrazio. (L. Fulci)

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intervista alla stampa

Egregio Professor Tremonti, mi permetto di disturbarLa ancora dopo il mio messaggio di lunedì us, a seguito della Sua intervista pubblicata da La Stampa (intervista che ho molto apprrezzato, per quello che il mio apprezzamento può valere). Condivido il Suo punto vista reguardo al fatto che Bruxelles è un ostacolo ma non il nostro nemico. La Golden Rule non impedirebbe ai mercati di speculare sul nostro ingente debito vendendo in quantità rilevanti i nostri titoli. Vendite speculative sarebbero invece osteggiate da Euro bonds che offrissero possibilità di investimenti produttivi "garantiti", con guadagni "appetibili", rispetto ai pericoli di vendite al ribasso contrastate da una funzione di prestatore di ultima istanza della BCE. Non scrivo per fare il "Pierino", ma perché vivamente preoccupato dal fatto che "Quos Deus perdere vult prius dementet", è il caso del nostro Governo. Una sua azione da "psichiatra della politica economica" è mio avviso sempre più urgente. Con rinnovata stima. (C. Clarotti)