11/02/2012 - Crisi EconomicaIl Politico ItalianoCredo che Lei non sia un politico italiano, bensì "Il Politico Italiano". Credo anche sia assai arduo combattere il pestilenziale mondo della finanza anglosassone/americana, soprattutto con l'attuale classe politica europea che non capisce niente di finanza, pensa solo alle elezioni e si lascia imbrigliare da una classe di burocrati nazionali ed europei parassiti e inetti. Credo che il modello capitalistico spinto di questi ultimi anni, che ci ha riempito di "cose inutili" e debito sia finito. Credo che sarà necessario un deciso ritorno a forme di economia rurale e di sussistenza fatto di orti, campi, stalle sociali e sana vita all'aria aperta! ...Peccato che nessun politico ne parli (M. Bertarelli)leggi la risposta
11/02/2012 - Crisi EconomicaUnicreditCaro Professore, sono un dirigente Unicredit, di quelli appartenenti alla fascia del middle-management. Ho cominciato a leggere il Suo libro con estrema curiosità e profondo interesse culturale, oltre che professionale e sono rimasto subito attratto dalla lettura del "secondo tragico errore" che, affrontando il tema delle Banche Sistemiche, ha chiamato in causa la recente evoluzione storica del Gruppo per cui lavoro e più in particolare del Suo Top Management. Le Sue affermazioni spiegano tantissime cose che mi piacerebbe poter approfondire, aprono al dibattito che non c'è e che non potra' mai esserci in questo contesto. Le chiedo pero' una cosa in particolare: la conclamata avversita' -quantomeno riferibile agli anni passati- tra Lei e l'ex AD Unicredit Alessandro Profumo, fondava le sue basi sulla diversa concezione di applicazione di Banca Sistemica? Le sono grato per l'attenzione. (G. Bianchi)leggi la risposta
11/02/2012 - Crisi EconomicaLibri motivazionali"Scriva un libro che motivi la gente a credere in se stessa, a reinvestire utili nelle proprie aziende per creare nuove opportunità di lavoro" (Fiore Fabiani)leggi la risposta
11/02/2012 - Crisi EconomicaLa crisi economica attuale"La crisi economica attuale, a mio parere deriva principalmente dalla ideologia new liberal... il liberismo di Smith crede nel mercato, il neo liberismo crede tanto nel mercato che lo accellera... il finanziamento che le imprese asiatiche hanno ottenuto dalle banche americane ha cambiato le regole del gioco, perchè il vantaggio competitivo si è sviluppato senza considerare il fattore tempo" (Giancarlo Milone)leggi la risposta