Giulio Tremonti



 - Per proseguire il dialogo

Egregio Prof.re, sono uno studente di 24 anni. Ho letto "La paura e la speranza" e "Uscita di sicurezza" e condivido le Sue idee, soprattutto il forte bisogno di un ritorno della politica al suo posto. Ma non riesco ad essere ottimista. Guardando il trend degli eventi viene il dubbio che questa crisi sia il risultato di qualcosa di ben più profondo degli errori della politica e/o degli abusi della finanza. Sembra il risultato della cultura occidentale, una cultura ormai da troppi anni malata, da "cicala" orientata al BT e che, perciò, si ritrova oggi senza un LT. Lei crede veramente che l'occidente possa riprendersi? Non è molto più probabile che sia arrivato il tempo in cui dovremo cedere il "comando" ad altri popoli, con culture diverse, da "formica"? E soprattutto quanto ci costerà questo in termini di democrazia, visto che tali popoli sono molto diversi da noi? Insomma, quante probabilità ci sono che l'Europa imbocchi veramente l'uscita di sicurezza? Cordialmente. (E.G. Giorgino)

LA RISPOSTA

Caro Giorgino: sono ottimista, fino a che in Europa c’è gente che continua a leggere, a pensare, a ragionare come fa Lei! A presto Giulio Tremonti