Giulio Tremonti



 - Crisi Economica

Onorevole Professore Giulio Tremonti, Complimenti per questo suo nuovo nonché importante saggio che ho scoperto e acquistato solo l'altro ieri. Intendo leggerlo e rileggerlo con la massima attenzione, così come feci con il suo precedente nonché straordinario "La paura e la speranza". Per ora mi consenta solo questi superficiali nonché incolti quesiti o alcune demagogiche riflessioni: 1) Come e perché mai, dopo 5 anni dalla pubblicazione del suo "La paura e la speranza", l'Europa non è ancora riuscita a attuare o almeno ad avviare alcune delle importantissime nonché imprescindibili e vitali riforme (geopolitiche), da Lei ripetutamente suggerite e raccomandate nei vari e autorevolissimi convegni, sia in ambiti europei, sia ai vertici ONU e Nato(?), per meglio regolare/controllare le apostasie del mercatismo e della speculazione finanziaria mondiale? 2) Prima ancora del capitolo1, nella sua introduzione, a pagina 8, dove lei scrive "Alla base del mercato finanziario, c'è una IDEOLOGIA potente e dominante", c'è veramente una ideologia? Trattasi di una sua affermazione satirica oppure d'una sua frettolosa nonché inconsapevole o amorevole distrazione? Ma quale ideologia!!! All'origine del mercato finanziario c'è ben altro! Appunto come da Lei ricordato nel suo precedente "La paura e la speranza", a pagina 78, con: "Il mondo non è governato solo dal bene, ma anche dal male, citando Max Weber "I primi cristiani sapevano bene che il mondo è governato dai demoni" ... altro che ideologia! 3) Spiace e meraviglia assai vedere che anche Lei, in questo suo portale, suggerisce/consente l'accesso al cosiddetto Facebook. Come mai? Complimenti, saluti e alla prossima (forse) Giovanni P. Faccini - Monza - 17/07/2012

LA RISPOSTA

Caro Faccini: grazie! Perché allora ed ancora c’era, c’è un blocco opposto di potere finanziario e politico che solo ora si sta sgretolando. Contano un po’ i libri, ma contano soprattutto le idee e i sentimenti dei cittadini. La Sua lettera prova che qualcosa sta cambiando ed in meglio. Tanto cordialmente, Giulio Tremonti