Caro Professore, Le sono debitore di aver messo ordine ed ampliato le mie poche intuizioni avute quando è stato abbattuto il muro di Berlino. Finiva il nemico mortale del sistema capitalistico, era il momento di ripensare le regole di questo sistema per rivedere ciò che non funzionava. Semplificando: il SISTEMA COMUNISTA NON SAPEVA PRODURRE, IL SISTEMA CAPITALISTA NON SAPEVA RIDISTRIBUIRE la ricchezza prodotta. Senza un'equa ridistribuzione non c'è vera democrazia, senza giustizia non c'è libertà. La sua uscita di sicurezza, che chiaramente pone la soluzione della crisi a livello globale (GLOBAL LEGAL STANDARD), mi lascia solo un dubbio sulla possibilità di utilizzare investimenti keynesiani (come per la crisi del '29) con l'attuale livello di indebitamento globale. Egregio Professore, leggendo il suo libro, che consiglio agli amici, mi è venuto da pensare come Lei fosse: LA PERSONA GIUSTA NEL GOVERNO SBAGLIATO, AL MOMENTO SBAGLIATO. Con stima e cordialità Roberto Roscini
LA RISPOSTA
Caro Roscini: grazie per le Sue considerazioni. I libri servono anche a questo! Tanto cordialmente Giulio Tremonti