Giulio Tremonti



 - Per proseguire il dialogo

"Lei è molto interessato alla questione delle banche, che sono l'origine "del male" dal 2008. Da semplice cittadina ho notato, e probabilmente anche lei, che appena si è scoperta la difficoltà di alcune banche, in Italia sono scappati tutti a spostare i soldi alla Posta. Questo fa capire quanto la gente si fidi delle Banche: la Posta è dello Stato, la banca no e la gente si è sentita più rassicurata andando alla Posta...! Adesso c'è il trasferimento all'estero non solo dei grandi capitali ma anche dei piccoli risparmi degli italiani. A fronte di ciò io credo possa esser utile statalizzare le banche speculative in modo che quelle commerciali, avendo dei compiti più rigidi, risultino più sicure dando un miglior servizio ai cittadini. Sarebbe una cosa fattibile? Che ne pensa?" (Gaia Palermo)

LA RISPOSTA

Cara Gaia,

c’è stato, molti anni fa, un periodo difficile in cui si pensava che le banche dovessero e/o potessero funzionare come strutture al servizio del bene comune. Come infrastrutture sociali, si direbbe ora.

Era il pensiero di Luigi Einaudi. Un pensiero non molto diverso da quello da Lei espresso!

Tanto cordialmente, Giulio Tremonti