Giulio Tremonti



 - Crisi Economica

egregio Tremonti, 1) la moneta all'atto dell'emissione deve appartenere ai popoli che la usano, o alle banche che la stampano? 2) é giusto secondo lei che le banche centrali di emissione mettano l'entita della moneta creata sia all'attivo sia al passivo, come se fossimo sempre in un regime di convertibilità aurea? 3) non crede che con l'applicazione della riserva frazionaria, venga a crearsi un meccanismo distorsivo anche per il semplice calcolo dell'inflazione/deflazione? non crede che esso sia una creazione di denaro dal nulla? e quindi un esproprio di potere d'acquisto da parte delle banche nei confronti della collettività? 4) non crede che Banca d'Italia debba essere 100% del tesoro invece che al 95% di banche private? con conflitto d'interessi e appropriazione da parte di questi privati dei proventi del signoraggio ai danni delle casse dello stato...nel 2006 se non sbaglio avevate proposto di riportarla pubblica. (A. Servetti)

LA RISPOSTA

Caro Servetti: è difficile rispondere a tutte le Sue (davvero molto complesse) domande. Oggi, data la crisi, penso che la prima cosa da fare sia separare l’attività bancaria produttiva da quella speculativa. Separazione che produrrebbe già da sola una drastica riduzione della perversa meccanica monetarista. Tanto cordialmente, Giulio Tremonti