Giulio Tremonti



Rassegna Stampa

- La Repubblica

Tremonti: "Non farò mai più condoni"

«Il programma elettorale di Veltroni è una Disneyland, un mondo surreale a cui non bisogna credere. Probabilmente l' ha scritto nell' ipotesi di non governare, pensando di perdere». Giulio Tremonti, ministro dell' Economia in pectore per il Pdl, attacca la ricetta economica del Pd. E lo fa durante il videoforum di Repubblica Tv, rispondendo alle centinaia di domande arrivate in diretta dai lettori.

Il Pdl invece cosa propone? «Il nostro programma ha una clausola: sappiamo che c' è una crisi in atto, in Italia e nel mondo. E che può aggravarsi. Per questo non promettiamo miracoli, ma cose realizzabili: detassazione legata alla produttività, abolizione dell' Ici sulla prima casa, facilitazioni sul fronte dei mutui. Poi, sì alle grandi opere pubbliche e alle infrastrutture, ma anche al nucleare. E soprattutto la nostra vera promessa... «. Quale? «Non metteremo le mani nelle tasche dei cittadini, nessuna tassa aggiuntiva. Al contrario di Prodi e Veltroni, che le tasse le hanno già alzate. Sembra che Veltroni sia all' opposizione. No. Lui è l' azionista di maggioranza di un governo che ha sprecato gli ultimi due anni di crescita. Lui e Prodi ci lasciano una situazione disastrosa». Ma Bruxelles ha riconosciuto il risanamento dei conti pubblici. «Con la crescita zero il risanamento non può essere solido. I conti pubblici non sono stati risanati. Per questo il programma del Pd è il programma dei miracoli. Veltroni mi ricorda il tale che va al bar e dice: "Da bere per tutti". Gli chiedono: "Con che soldi?". E lui risponde: "Con i vostri"». Come aiuterete le famiglie in difficoltà? «Facilitandole con mutui più leggeri. Prodi ha fatto un grande regalo alle banche nell' ultima Finanziaria. Avete visto quanti banchieri sono andati a fare la coda per votare alle primarie del Pd? Noi invece vogliamo aiutare solo le banche che fanno mutui più umani per le famiglie». Farete altri condoni fiscali? «Oggi non ci sono più le condizioni per farli. Non li ho certo fatti volentieri, ma perchè costretto dalla dura necessità. I condoni sono una cosa del passato. All' epoca hanno dato un enorme gettito, perché Prodi aveva consentito un' enorme evasione». Come combatterete i fannulloni della pubblica amministrazione? «Non come vuol fare Ichino, cioè creando un' agenzia che produrrebbe altri fannulloni. Ma ristabilendo i sani e vecchi principi di autorità negli uffici. Il capufficio comanda, gli altri eseguono. Vedo troppo assemblearismo nei nostri uffici». Berlusconi è contrario alla vendita di Alitalia ad Air France. E lei? «Alitalia è quotata in borsa. Non posso parlare e non voglio parlare. Penso però che Malpensa avrà un futuro anche indipendentemente da Alitalia». La convince Emma Marcegaglia? «E' un segnale di grande interesse, un buon segnale per il Paese. Noi nel Pdl abbiamo puntato molto sui giovani, che è però una cosa diversa dal Pd, dove i giovani stanno semplicemente sul palco ad applaudire mentre Veltroni fa i suoi comizi». Massimo Calearo può portare voti a Veltroni? «Calearo non è il Nord-Est, ma una sua caricatura. Il Nord-Est è più civile, meno violento e radicale. Per quanto riguarda i voti, certo, se la sua è una famiglia molto numerosa e unita, un contributo elettorale lo potrà dare». Farebbe il ministro degli Esteri? «Avrei difficoltà a farlo in un governo in cui non fossi ministro dell' Economia».