Tremonti: "Così il premier ha imbrogliato tutta Italia"
«Il presidente Abraham Lincoln diceva che puoi imbrogliare qualcuno per sempre, che puoi imbrogliare tutti per un po' , ma che non puoi imbrogliare tutti per sempre. Prodi ha innovato, e per questo passerà alla storia della politica: il suo governo ha imbrogliato tutti - dai sindacati alle imprese - per un po' , ma ha fregato gli italiani per sempre perché i danni che ha prodotto dureranno molto a lungo».
Giulio Tremonti, vice presidente di Forza Italia, va all' attacco. Si schiera con la Confindustria e i sindacati perché sul welfare - sostiene - palazzo Chigi ha distribuito «le doppie carte». In ogni caso, perché sottovaluta il consenso che i lavoratori hanno espresso nel referendum? «Guardi che il primo imbroglio è stato fatto proprio con il simil-referendum. Non voglio essere formalista ma la Costituzione vieta il referendum abrogativo sulle materia che hanno impatto sul bilancio pubblico». Ma non era né un referendum costituzionale né abrogativo. è stata una consultazione promossa dai sindacati. Non le sembrano cose diverse? «Sarà stato un simil-referendum ma in realtà è stato presentato come un referendum abrogativo della riforma delle pensioni con un fortissimo impatto sul bilancio pubblico. Poi è venuto il trucco, cioè la "squadratura" tra il testo del protocollo e quello del disegno di legge su parti fondamentali relative alle pensioni e al mercato del lavoro». Il tetto ai pensionamenti dei lavoratori impegnati in attività usuranti è stato tolto perché in possibile contrasto con la Costituzione. «Vuole dire allora che il regime che ha funzionato finora era incostituzionale? In ogni caso la materia è importante e proprio per questo va fatto in chiaro e non nell' oscurità del laboratorio alchimistico di Palazzo Chigi. Se si decide di andare a chiedere agli italiani quello che pensano devi essere trasparente». Perché, anziché attaccare Prodi, il centrodestra non valorizza il fatto che i lavoratori hanno indirettamente detto sì alla legge Biagi e anche ad un graduale aumento dell' età pensionabile? «Proprio perché è stato un appello al popolo doveva essere rispettata la risposta senza cambiare le carte in tavola. Quanto al merito: la controriforma delle pensioni è basata sullo scambio tra età pensionabile, che viene ridotta, e livello dei contributi, che viene aumentato. Per capirsi: il padre torna a casa e dice: "Domani vado in pensione di anzianità". E il figlio: "Con quali soldi?". "Con i tuoi"". Sarà Dini a far mancare i suoi voti sulla Finanziaria o Giordano? «Credo che per la sinistra antagonista la condizione di semi-libertà, in cui si trova sostenendo il governo, non sostituisca la libertà. Diversamente che nel resto dell' Europa, dove ha acquisito la libertà di lotta, la sinistra antagonista italiana al mattino fa il governo e solo nel pomeriggio può fare la lotta. Il problema è che le mattine sono sempre più brevi e i pomeriggi sempre più lunghi. La crisi della sinistra antagonista è crescente. E la nascita del Partito democratico, stilizzando la differenza tra partito governista e sinistra antagonista (la quale più che una Cosa rossa è una Galassia rossa), radicalizza il conflitto proprio perché lo mette in chiaro». E delle iniziative di Dini cosa dice? «Per quanto mi risulta hanno annunciato voto contrario su ipotesi di un ulteriore aumento della spesa pubblica. I numeri sono numeri: né di destra, né di centro, né di sinistra. La controriforma costa enormemente di più della nostra riforma; ma la controriforma della controriforma costa ancora di più aprendo la voragine dei lavori usuranti. Non credo che Dini voterà lo "svuotamento" della riforma Dini». L' Udc di Casini è pronta a votare il protocollo senza modifiche. Forza Italia? «Ma il collegato è parte della Finanziaria e sulla Finanziaria ci sarà la fiducia. è una falsa questione». In realtà il presidente Napolitano ha invitato il governo a evitare il voto di fiducia sulla manovra. «Rispettoso dissenso: ci sarà il voto di fiducia». Chi ha ragione Draghi o Padoa-Schioppa sul deficit? «Ho difficoltà a comprendere il senso di una disputa sui decimali. Guardiamo, piuttosto, ai fondamentali. Quando lasciammo il governo l' economia stava riprendendo e il deficit scendeva. In tutta Europa la crescita economica è stata utilizzata per ridurre il deficit. Al contrario, l' Italia ha accentuato i suoi differenziali: ha rallentato la crescita e ha consolidato il deficit di bilancio sopra il 2 per cento». Perché dimentica gli effetti della lotta all' evasione fiscale? «Gli extragettiti ci sono stati in tutta Europa: la cagnotte fiscal in Francia, lo steur seghen in Germania. Ma qui nessuno ha detto che erano portati dalla lotta all' evasione. La coppia Padoa-Schioppa Visco è certamente brava a far paura, ma non credo che sia così brava da far paura anche oltre le frontiere. L' unico vero recupero è stata fatto usando, devo dire molto bene, la nostra riforma della riscossione». Condivide la proposta di Veltroni di dismettere il patrimonio pubblico per ridurre il debito? «Non posso che pensarne bene anche per non contraddirmi: è una proposta mia, anzi nostra. La trova per esteso al punto 5 del programma elettorale del 2006 della Casa delle libertà. Dunque mi fa solo piacere che anche Veltroni la pensi come noi. Non appartengo a quella categoria di persone che giudicano una cosa giusta o sbagliata solo in funzione di chi la dice».