Giulio Tremonti



Rassegna Stampa

- Corriere della Sera

Tremonti: "Subito i dazi o Pechino ci mangia vivi"

Il ministro a Corriere.it: ripresa nel trimestre Casini? Un alleato fedele, come è stato dal '94

Nel giorno delle polemiche per la frase di Berlusconi sui «bambini bolliti» potrebbe anche sembrare una battuta. Ma quando dice che «la Cina ci sta mangiando vivi» il vicepremier e vicepresidente di Forza Italia, Giulio Tremonti, pensa all' economia e non certo alla disputa tutta politica sull' anticomunismo. Agli eredi del Pci che oggi stanno nell' Unione imputa piuttosto l' errore di una visione sbagliata, che rischia di creare nuovi posti di lavoro, ma solo in Estremo Oriente. Dialogando con i lettori nella videochat di Corriere.it (quasi 3 mila i messaggi inviati nella diretta moderata dal vicedirettore del Corriere, Dario Di Vico), Tremonti affronta fra i tanti anche il tema del fisco e non rinnega i suoi attacchi «giovanili» alla politica dei condoni: «Restano una cosa brutta, ma sono serviti per fare qualcosa di bello: ovvero pagare pensioni e sanità». E bolla come «pittoresca» la polemica sulla trimestrale di cassa che, assicura, «per Prodi sarà un boomerang». Sui temi politici una domanda sui rapporti con Pier Ferdinando Casini. Sarà un alleato fedele? «Assolutamente sì, lo è stato in tutti questi anni. In ogni caso con gli alleati c' è sempre un po' da discutere. È dal ' 94 che Casini sta con Berlusconi. E ci starà ancora». Ecco alcuni passaggi del botta e risposta online. Cosa dovrebbe fare il governo per rilanciare l' economia?  «I governi non fanno e non lanciano l' economia, non ci riuscivano neppure quelli comunisti. Non fanno la produzione, ma la piattaforma della produzione. Devono pensare a opere pubbliche, energia, tenuta dei conti pubblici e protezione del lavoro. Ovvero devono chiedere più che possono dazi e quote». La Cina protesta per la battuta sui «bambini bolliti»  «Il vero problema con la Cina è che ci stanno mangiando vivi. Io insisto: servono dazi e quote. La cosa pazzesca è che le merci italiane che viaggiano verso la Cina pagano già i dazi cinesi, il viceversa non avviene. Adesso la Commissione europea sta intervenendo. Ma quando i dazi li chiedevamo noi la sinistra è insorta. Adesso che risponde?». Non crede che i condoni abbiano diminuito il senso dello Stato e favorito l' evasione ? «Sul Corriere quando ero giovane scrivevo che i condoni erano negativi e lo penso ancora. Ma la scelta è stata: meglio fare pagare un po' di tasse in più a chi le ha evase o tagliare pensioni e sanità? Perché i soldi che abbiamo incassato lì sono finiti, non altrove». Il ponte di Messina è davvero una priorità?  «La politica, come l' architettura, ha bisogno di simboli che facciano guardare al futuro. Il ponte che collega la Danimarca con la Svezia dà un' immagine di unità, di Europa e di modernità che vale più del traffico che ci passa sopra. Per il Mezzogiorno, guardando in prospettiva, il ponte è una cosa giusta». Come vede il lavoro di Draghi dopo l' allontanamento di Fazio? «E chiamalo allontanamento... Draghi sta facendo molto bene, anche se è una fase iniziale. La Banca d' Italia con Fazio era diventata una cosa molto diversa. Io sono stato per anni da solo contro quella cupola. L' Italia è un paese in cui se freghi i consumatori non interessa a nessuno, se tenti la scalata a un salotto viene giù il mondo». Continuerà la finanza creativa?  «La finanza creativa è stata inventata dalla sinistra negli anni Novanta. Quando l' economia andava bene la sinistra invece di fare riforme ha fatto 120 mila miliardi di finanza creativa. Io invece ho cercato di tenere sotto controllo i conti. Sono orgoglioso di avere trovato i soldi per pagare le pensioni e la sanità». Parliamo di competitività...«L' economia italiana è in ripresa, tutti gli indicatori lo dicono. L' Italia ha passato una fase difficile ma ora ha svoltato. Nessun Paese in Europa in questo momento è felice: la Germania è stata costretta a fare la Grossa Coalizione, Parigi brucia...». A proposito di Grande coalizione. Sarebbe valida per l' Italia in caso di pareggio? «La Germania è un Paese che ha enormi problemi. Ha creato 5 milioni di posti di lavoro fuori dai confini e 5 milioni di disoccupati in Germania, è passata dal Made in Germany al Made by Germany. Con queste complessità e soprattutto con 5 milioni di disoccupati ha fatto la Grande coalizione. La situazione italiana è molto diversa». Ciampi a parte, chi vorrebbe al Quirinale? «Già dire "Ciampi a parte" mi mette in difficoltà». Cosa pensa della satira politica in tv in campagna elettorale? «Essendone spesso l' oggetto, all' inizio mi dava un po' fastidio. Poi però senti i figli che ridono e magari inizi a riderci sopra anche tu. Se ci fosse un po' più di satira di destra sarebbe meglio». Se Berlusconi è il Caimano, Tremonti chi è?  «Questa storia del Caimano con la foto della gente che sta in platea a guardarlo... Mi fa venire in mente una Corazzata Potemkin del terzo millenio, una... pazzesca». Dopo 5 anni di Cdl l' Italia è un Pae se più liberale? «Intanto è libero. E' rimasto uno dei Grandi. Mi dicono: potevi fare di più. Io penso di avere fatto tutto il possibile. Tranne i miracoli...».