Giulio Tremonti



Rassegna Stampa

- Corriere della Sera

Privatizzazioni: Nei miei 3 anni Italia da record

Signor Direttore, ho letto con molto interesse il bell'articolo scritto da Francesco Giavazzi e pubblicato ieri sul Corriere della Sera. Essendo stato citato, mi permetto di notare quanto segue e per quanto mi riguarda.

Secondo Giavazzi sarei «contro le privatizzazioni», in base al seguente argomento: «i nostri capitalisti non sono meglio dello Stato», come sarebbe evidente nel «caso Finmeccanica». La tesi non è vera, l' argomento è un argomento falso, l' esempio è fantomatico. La tesi secondo cui sarei «contro le privatizzazioni» non è vera in fatto. Nel periodo in cui ho avuto l' onore di servire il Paese come ministro dell' Economia e delle finanze nel governo Berlusconi, l' Italia ha operato circa un terzo delle privatizzazioni operate in tutto il mondo, in pari periodo, ed ha centrato il record europeo delle privatizzazioni. Si poteva fare un record più record? Nelle condizioni di mercato finanziario date nel periodo, credo di no. Ai risultati di cui sopra vanno comunque aggiunte Terna (iniziata già nel maggio 2004) e la nuova tranche di privatizzazione Enel da operare sul 2004 (già prevista come privatizzazione nel Documento di programmazione economica e finanziaria dell' anno scorso). Inoltre, la trasformazione della Cassa depositi e prestiti da ente pubblico in società per azioni (dicembre 2003), con conseguente, progressiva apertura del capitale della Cassa ai soci privati, trasformazione - questa - preliminare ed essenziale per la già programmata privatizzazione del sistema Banco-Posta. Ancora, la privatizzazione di aree e funzioni strategiche prima - storicamente - incluse nel perimetro del bilancio pubblico: il finanziamento via mercato delle grandi infrastrutture italiane ed europee; la valorizzazione sul mercato degli attivi patrimoniali dello Stato. Tutto ciò in più o meno tre anni. Assumendone gli oneri di disegno ideale, di costruzione tecnica, di proposta politica. Per uno che sarebbe «contrario alle privatizzazioni» non mi sembra poi così poco. In concreto. Passiamo ora all' ideologia. L' argomento che mi viene attribuito («i nostri...») non solo non è mio ma soprattutto è un argomento falso. Vogliamo essere un po' meno «antropomorfi» e un po' più «materialisti»? Il problema del capitalismo italiano non è «personale» ma «istituzionale». Non è questione di «classi» ma di «strutture». Non è questione di capitalisti ma di capitalismo. L' essenza materiale del problema del capitalismo in Italia è che in Italia mancano i fondi pensione. E' questo il «pilastro» mancante. I fondi pensione non sono infatti solo il «secondo pilastro» di un equilibrato sistema previdenziale, ma anche - simmetricamente - il «primo pilastro» di un sistema finanziario moderno. Ma su tutto ciò non mancheranno occasioni per discutere con Francesco. E non solo.