Giulio Tremonti



Rassegna Stampa

- Corriere della Sera

Io, il latino e l'«inglesorum» al ministero

Gentile Direttore, mi scuso se Le scrivo in italiano (ed in parte in latino) e non in inglese. Ho letto sul Corriere di oggi, con grande divertimento, l' articolo di Gian Antonio Stella sull' «inglesorum» del ministro.

Gentile Direttore, mi scuso se Le scrivo in italiano (ed in parte in latino) e non in inglese. Ho letto sul Corriere di oggi, con grande divertimento, l' articolo di Gian Antonio Stella sull' «inglesorum» del ministro. Per quanto mi riguarda, a parte Maroni (in latino: «Absit iniuria verbis...»), non ho mai detto una stupidata come quella che mi viene attribuita («Finalmente posso parlare in inglese...»). Tra l' altro anche perché non ho mai partecipato a riunioni separate, tra imprenditori e sindacati. In ogni caso, resta da dimostrare che i primi, in fatto di lingua inglese, se la cavino meglio dei secondi. Del resto se avessi avuto voglia di inglesorum, avrei potuto sbizzarrirmi con qualche direttore del ministero, molto fluent, come Stella si è incaricato di dimostrare.

Cordiali saluti, Giulio Tremonti