Giulio Tremonti



Rassegna Stampa

- La Stampa

"Sì, però preferisco il sistema tedesco"

ONOREVOLE Tremonti, lei è stato tra i promotori dell’accordo tra Bossi e Berlusconi. Come vede il federalismo alla spagnola?

“Ho discusso a lungo di questa materia con il ministro Jesùs Maria Posada alla Pubblica amministrazione, che nel governo Aznar si occupa delle Regioni ed era presente a Roma al convegno di “NovaResPublica” con Agag. In Spagna sta iniziando un processo di devoluzione analogo a quello che noi proponiamo. Riguarda esattamente le stesse materie”.
Cioè?
“Sono elementi di istruzione, di sanità, di ordine pubblico. Il fatto che si stia avviando un processo di tipo costituzionale sta a significare che esiste ormai un parallelismo perfetto di azine politica tra noi e il governo Aznar. In Spagna stanno per fare esattamente quello he realizzeremo in Italia con il governo Berlusconi. Ma non mi riferisco a questo accordo, che è soltanto fiscale. Sulla “devolution” sono molte le prove di una politica parallela: i principi e i valori coincidono”.
Ma qual è la percentuale di entrate da destinare alle Regioni?
“Il modello di federalismo fiscale al quale noi guardiamo è quello tedesco, in quanto contiene un altissimo tasso di solidarietà, quella vera, da non confondersi con pratiche clientelari o con invenzioni del centrosinistra”.
A chi si riferisce?
“La Casa delle Libertà è una coalizione, e durante il dibattito sulla riforma del pseudo-federalismo al Senato è stato presentato un emendamento a firma di tutti i capigruppo. Quello è il testo sul quale noi vogliamo marciare, ed è un testo perfettamente equilibrato. Il cosiddetto ministro Loiero dovrebbe tenere conto di quello e non inventare patti mai esistiti”.
Si riferisce alle accuse contenute nel libro del ministro alla Regioni, Loiero, il quale sostiene che l’accordo Bossi-Berlusconi prevede un federalismo fiscale a danno del Sud?
“Lui considera emendamenti che non ci sono. La nostra proposta è stata presentata due anni fa”.
Non crea problemi al Sud?
“Quella proposta ci ha fatto vincere nel Nord e nel Sud, in Liguria e in Puglia. Semmai proprio e Amato D’Alema, presentando il libro di Loiero, hanno dimenticato quel che dicevano poco tempo fa, rispetto alla politica estera delle Regioni: il loro testo è molto più spinto di quello che fa oggi Formigoni”.
Sul fisco, Cacciari parla di contrattazione continua.
“Ci sta arrivando anche lui: “fuochino”. Purtroppo il problema di Cacciari sono i Loiero”.