Tremonti: Addizionale Irpef, tasse vere e finto federalismo
“Incoerente”. Giulio Tremonti giudica così la politica fiscale del governo.
Quasi sottovoce, senza proclami o slogan politici, l’ex ministro delle Finanze del governo Berlusconi passa al setaccio le ultime iniziative di Vincenzo Visco. E parte proprio dal dato messo in rilievo dalla Corte dei Conti: l’aumento delle tasse locali. «Non è mica federalismo fiscale questo», osserva. «Anzi, è l’esatto contrario. Il federalismo è un movimento di poteri, non di doveri. Invece, oggi lo Stato centrale trasferisce doveri fiscali in periferia, in cambio di minori trasferimenti. Mentre questi dovrebbero partire dal basso. Con il risultato che il cittadino-contribuente rimane schiacciato dal prelievo locale e da quello centrale».
E il prossimo anno a questa situazione si aggiunge l’addizionale Irpef... «Questo è un forte elemento di incoerenza. Il governo sostiene che il prossimo anno restituirà una parte dell’eurotassa. Ma che cos’era quest’eurotassa? Da un punto di vista fiscale non era altro che un’addizionale Irpef, introdotta dal ministero delle Finanze. Nel 1999 scomparirà, per essere sostituita da un’altra addizionale, imposta dai Comuni. Dov’è la coerenza? Stesso discorso per il riccometro».
Vale a dire? «Ci hanno insegnato che si pagano le tasse per finanziare una serie di servizi pubblici; soprattutto a disposizione delle fasce meno abbienti. Ebbene, il riccometro come funziona? Fa pagare i servizi sociali anche a chi abbiente non è: visto che la soglia di reddito oltre il quale i servizi dovranno essere pagati è di 50 milioni lordi l’anno. A questo punto, perché si pagano le tasse, se poi il governo taccheggia i servizi pubblici? Non c’è coerenza in tutto ciò».
La legge finanziaria per il prossimo anno prevede 4mila miliardi di maggiori entrate. Da dove arriveranno, secondo lei? «Dal condono fiscale agganciato all’emersione del lavoro nero. Sarà più consistente cespite di entrata. Non foss’altro perché, oltre a garantire gettito, la soluzione potrebbe far emergere (ma solo da un punto di vista statistico) nuova occupazione. Anzi, penso proprio che Ciampi dice che verranno creati 700mila nuovi posti di lavoro pensi proprio a questa creazione di occupazione legale. In fin dei conti, chi emerge dal lavoro nero èc ome se fosse un nuovo occupato. Nella realtà dei fatti non è così, ma per la statistica sì».
Le Finanze sostengono che buona parte delle entrate aggiuntive arriveranno dalla lotta all’evasione fiscale... «Un governo che non ha ancora fatto gli studi di settore non parlare di all’evasione. Anche perché gli strumenti messi in campo finora per raggiungere il risultato hanno fatto crescere i residui attivi. E anche per questo ritengo che la politica fiscale del governo non sia coerente. Dice di andare in una direzione, in realtà ne prende un’altra».