"Non vendete oppio fiscale al Meridione"
Onorevole Tremonti, come giudica la posizione di Bruxelles sugli aiuti al Sud? «È il lato oscuro dell’euro. Dall’unificazione europea deriva un fortissimo limite alla sovranità degli Stati nella costruzione della loro politica economica, un freno alle loro politiche keynesiane».
Quindi gli Stati non possono più far usare l’incentivo fiscale? «Gli Stati hanno ancora margine, purché siano manovre generali. Uno Stato può cioè ridurre o manovrare la tassazione generale, ma non può fare manovre “selettive” a sostegno di singoli settori o aree geografiche, perché ciò è vietato dall’Europa, in quanto considerato “aiuto di Stato”. La riduzione selettiva della tassazione funziona infatti direttamente come un finanziamento dello Stato e quindi come una distorsione rispetto alla libera concorrenza che dovrebbe dominare il mercato unificato. Giusta o sbagliata, questa è la legge dell’Europa, a partire dal trattato di Roma. Non è, tra l’altro, una novità: negli anni ci sono state numerose contestazioni a carico di tutti gli Stati, Italia compresa».
E per quanto riguarda la legge 549 del ’95, ora nel mirino? «Si tratta del collegato alla finanziaria ’96, fatto da Dini e Fantozzi, che prevede la detassazione degli utili reinvestiti a favore, tra l’altro, delle piccole imprese del Sud. L’illegittimità si trova proprio nel suo carattere di agevolazione particolare e territoriale. Questo ha innescato la procedura d’infrazione avviata alla Commissione europea. La legge di detassazione degli ultimi varata del governo Berlusconi, invece, era comunicatariamente legittima perché generale: ne beneficiava tanto il Sud quanto il Nord. Prima di varare il decreto ci informammo preventivamente sulla sua legittimità europea e la risposta fu positiva».
Che ne sarà, allora, dei progetti per il Sud del governo Prodi? «L’impressione è che il governo cerchi di superare i gravissimi limiti della sua politica meridionale creando l’illusione di un aiuto fiscale per le imprese del Sud. Cio è impossibile perché vietato dall’Europa che consente solo aiuti generali o aiuti puntiformi:riferiti, cioè, a singole zone, come quelle interessate ai contratti d’area, sempre che siano presenti e documentati gli elementi di crisi che soli giustificano gli sgravi. Diversamente si creano false illusioni, si spaccia oppio fiscale al popolo meridionale».