Una politica «neo-medievale»
La licenza Umts è una new property. È questa una formula abbastanza nuova («Yale Law Journal», 5/1964) che si usa per indicare una cosa piuttosto antica
La licenza Umts è una new property. È questa una formula abbastanza nuova («Yale Law Journal», 5/1964) che si usa per indicare una cosa piuttosto antica. E la "tecnopolitica" dell' Umts sembra appunto oscillare tra due modelli, uno antico e uno moderno. In specie sembra oscillare tra: O un modello neo-medievale che tratta l'etere esattamente come il sovrano trattava la terra regia. Come una volta la terra, così l'etere sarebbe l'oggetto possibile di una' concessione, "sovrana'' e "graziosa". In particolare, nell'economia politica di questo modello, l'obiettivo è quello di creare un monoblocco oligopolista, capace tanto di condizionare l'intera catena de valore, dalle tecnologie ai fornitori quanto di blindare il futuro, chiudendolo nella logica di nuove forme d rendita "patentata" dallo Stato. In sintesi, un assetto basato su di un nuovo potere, condiviso tra statalisti e oligopolisti. Nel 2000, esattamente conti nell'Ancien Regime. La destinazioni dei proventi da concessine di licenza (sostanzialmente si tratta di una "tassa") a finalità di incremento della spesa pubblica è solo il logico sviluppi di questo schema. La politica favorisce gli oligopolisti. Gli oligopolisi finanziano la permanenza al poter del nuovo Ancien Regime. O Un modello liberale e plurale, mirato a due obiettivi essenziali: conservare e/o sviluppare lo scenario di libertà in cui si è sviluppato Internet (verso cui l'Umts è una nuova forma di accesso); ridurre il ruolo di intermediazione e/o di arbitraggio esercitato dello Stato. Riduzione che può, tra l'altro, essere operata attraverso l'imputazione diretta della "tassa" Umts ad ammortamento del debito pubblico Né sembrano valere, contro questa ipotesi, l'anatomia e/o l'ontologia economicistica di questa particolare forma di ''entrata", mirate a formulare l'obiezione secondo cui non di "sostanza" s tratterebbe, ma di "accidente"; non de realizzo di un asset, ma della sua con cessione pro tempore. L'alternativa tra i due modelli può essere schematizzata in funzione dei seguenti punti. Modello neo-medievale: selezione "politica" dei beneficiari; concessione delle licenze via licitazione privata; barriere di accesso, contro gli operatori "virtuali"; "tassa' di concessione fissata in modo arbitrario e neppure parametrata in funzione delle performances e/o degli eventuali capital gains realizzati post-concessione senza creazione di valore; destinazione della "tassa" a spesa pubblica. Modello liberale e plurale: asta; apertura agli operatori "virtuali"; "tassa" di concessione tarata in funzione dell'apertura ai '1 virtuali" (nell'interesse nazionale è meglio introitare meno, ma con apertura del mercato, che più, ma con chiusura del mercato); destinazione della ''tassa" ad abbattimento diretto del debito pubblico. La politica Umts del Governo sembra oggettivamente intercettare un numero impressionante di punti caratteristici del modello "neo-medievale". Una politica diversa e alternativa è invece fondamentale per lo sviluppo nel Paese di una nuova economia, fatte non solo dalle grandi imprese che già esistono, ma anche da imprese medie e piccole e comunque nuove. Perché nella new economy la nuova ricchezza viene soprattutto da chi non c'è ancora.