Tremonti replica al ministro del Tesoro «In Bankitalia sono preoccupati»
Roma. I consulenti sono soltanto dei tecnici ma le scelte le fanno i politici. Insiste molto su questo concetto, il professar Giulio Tremonti, grande esperto di cose fiscali, ministro delle Finanze del Polo nel '94 e ora nella lista dei dodici ministri di Silvio Berlusconi, se il voto premierà il centrodestra.
Roma. I consulenti sono soltanto dei tecnici ma le scelte le fanno i politici. Insiste molto su questo concetto, il professar Giulio Tremonti, grande esperto di cose fiscali, ministro delle Finanze del Polo nel '94 e ora nella lista dei dodici ministri di Silvio Berlusconi, se il voto premierà il centrodestra. Forse anche in questa prospettiva, il ministro del Tesoro, Vincenzo Visco, di solito pacato, non è stato tenero con lui: Tremonti dice che la Finanziaria 2001 non ha una copertura? Lui sì che fece norme senza copertura e i tassi aumentarono di tre punti, attacca Visco. Tremonti dice che c'è il rischio di una patrimoniale? Ma se lui fu «consulente del governo che mise la tassa sui depositi». Visco usa la clava, colpisce duro. L'interessato spiega le sue ragioni, infine si lascia andare: «Visco finge di non sapere di essere alle dipendenze di Amato, che collaborò con Craxi, e di avere come collega Del Turco.
Professore, Visco non la risparmia: al Polo che accusa il governo Amato di fare una Finanziaria 2001 senza copertura, il ministro replica che, all'epoca del governo Berlusconi, la sua "legge Tremonti" era senza copertura e questo provocò la disfatta sul fronte dei tassi d'interesse...
«Nulla di nuovo, il solito argomento. Da più di uno studio risulta, al contrario, che la legge Tremonti si autofinanziò ampiamente. Dalla relazione della Banca d'Italia dei '95 (la Finanziaria '94 produce i suoi effetti sul '95) risulta che quello fu un anno mirabilis: le entrate sono salite e le spese sono scese. E il rialzo dei tassi non fu provocato dalla legge Tremonti: questa è un'ossessione di Visco. E' oggettivo che nell'autunno '94 ci fu un loro rialzo ma è universalmente noto che questo fu causato dal cosiddetto ribaltane. Fu cioè la prospettiva di caduta del governo che fece salire i tassi: tant'è che, fino ad agosto, i tassi rimasero invariati. E' quindi evidente che il ribaltane fu la causa, universalmente riconosciuta, dell'aumento dei saggi d'interesse, dopo che una riforma delle pensioni, fortemente contrastata, causò la rottura con la Lega. Questo, in realtà, fu l'innesco di tutto. Peraltro, vorrei precisare una cosa su quella riforma...».
Dica...
«Ricordo che c'erano due progetti di riforma delle pensioni: quella delle Finanze, L'economista di Forza Italia non ci sta: «Mai avallata la patrimoniale sui depositi nel '92». «Nel '94 non fu la mia legge ma il ribaltone a provocare il rialzo dei tassi» cioè la mia, e quella del ministro del Tesoro, Lamberto Dini. Personalmente feci di tutto perchè non passasse quest'ultima».
Visto l'ha tirata in ballo anche come consulente del governo Amato nel '92, cioè il governo che mise le mani nei conti correnti degli italiani con il prelievo sui depositi....
«Francamente, credo di essere stato consulente anche del successivo governo Ciampi. Il coinvolgimento, anche molto ampio, di figure tecniche non implica un loro coinvolgimento politico. La invito a leggere, come prova - diciamo - della mia posizione fiscale dell'epoca, le cose che ho scritto sul Corriere della Sera dal 1984 al 1994: ho scritto anche contro le scelte dei governi Craxi e contro il governo Amato. A proposito del prelievo sui depositi, 11 14 luglio '92 ho scritto sulla prima pagina del Corriere più o meno queste cose: il governo invita la gente a mettersi una mano sul cuore e una sul portafogli ma si ha l'impressione che, tenendo la mano sul cuore, la mano sul portafogli provi a mettercela qualcun altro. E ancora: è una tassa di dubbia costituzionalità, che avrà effetti negativi sulla fiducia perchè segando un ramo, vanno perduti anche i suoi frutti. Le sembra, questo, l'articolo di un consulente concorde?».
Insomma, Visco è stato cattivo senza ragioni?
«Cosa vuole che dica? Forse Visco non sa chi è il presidente con il quale collabora: è Amato, che è stato un collaboratore di Craxi. E inoltre mi pare di capire che abbia come collega Del Turco. Peraltro, tutte persone stimabilissime...».
Lei conferma le tesi di Berlusconi sui rimborsi fiscali del centrosinistra? Sono «elemosine elettorali»?
«Esatto: sono elemosine elettorali. Del resto, le cifre fornite da Berlusconi sono le stesse della Confindustria».
Ma davvero la Finanziaria 2001 non ha copertura? Visco ha negato...
«Provi a chiedere in Banca d'Italia. Provi a chiedere se lì sono sereni o se invece c'è un'atmosfera preoccupata...».