Giulio Tremonti



Rassegna Stampa

- La Repubblica

Tremonti non si fida "Restano i ribaltoni"

L'esperto del Polo: strana conversione della sinistra

ROMA — Caveat. Si faccia attenzione... Giulio Tremonti usa il latino per invitare alla cautela i suoi colleghi del Polo. La maggioranza è riuscita a partorire una proposta di riforma elettorale comune. Ma è presto per dire se al centrodestra andrà bene o no. Tremonti che, insieme a Giuliano Urbani, un anno fa presentò una proposta di legge centrata sul sistema tedesco, scruta guardingo tra le righe del testo elaborato dagli avversari. E tira fuori subito quel che potrebbe non piacere: «Noi chiedevamo norme severissime antiribaltone... Qui mi sembra che la sfiducia costruttiva produca invece l'effetto opposto, sia l'istituzionalizzazione del ribaltone...».
Professor Tremonti, Berlusconi sembra soddisfatto. In fondo il centrosinistra ha recepito le vostre istanze...
«E infatti io la trovo una proposta discutibile, nel senso che si può discutere. Però nessuno ancora nota che la sfiducia costruttiva, ottenibile solo con una modifica della Costituzione, non preclude affatto la possibilità di un ribaltone: se lo puoi fare, lo fai. A un governo eletto può subentrare un governo non eletto, a patto che abbia la maggioranza. Dunque si istituzionalizza il ribaltone...».
Addirittura.
«Sì, e mi chiedo dove siano le norme antiribaltone. Noi avevamo previsto sanzioni durissime, davvero efficaci e comprensibili alla gente, come la perdita dei finanziamenti e la preclusione dei simboli elettorali nella tornata elettorale successiva».
La maggioranza ha detto che è aperta al dialogo...
«Proposta discutibile, per l' appunto».
Nelle prime dichiarazioni del Polo si legge l'apprezzamento di chi pensa che l'avversario politico in fondo sia andato a Canossa. Lei cosa ne pensa?
«Io penso che un mese fa, all' epoca del referendum, l'opposizione al sistema tedesco era così radicale, demonizzante„ che rende curiosa la trasformazione di adesso».
Non si fida?
«Caveat. Si stia in guardia, dico. C'è qualcosa di strano in questa conversione».
Franco Giordano, capogruppo di Rifondazione Comunista alla Camera, già dice che questa proposta è un pasticcio, non gli piace...
«Ecco, se è così, allora le chances che si vada avanti non sono elevate. Mi sembra di capire che questa maggioranza sgangherata non possa fare a meno di Rifondazione se vuol coltivare l'obiettivo di una vittoria alle politiche. Già questo è un segno che deve far riflettere».