Tremonti: ma le imposte salgono ancora
«Il governo bara. Incassa 50 mila miliardi in più e ne restituisce 15 mila»
CERNOBBIO (Como) - «Le tasse continuano a salire». Giulio Tremonti, uno dei maggiori esperti di fisco. già ministro delle Finanze nel governo Berlusconi, lancia un allarme: abbiamo raggiunto un livello di guardia mentre gli altri Paesi, come Francia e Germania, riducono le tasse. Non dispone di cifre ufficiali, ma prevede che l'incremento fiscale. per quest'anno. «sia stimabile sui 50 mila miliardi» mentre la restituzione, il cosiddetto "bonus", ammonta a 12-15 mila miliardi. «Il meccanismo è come quello della benzina. Il bonus che dovrebbe dare uno sconto, in realtà è inferiore all'aumento». Inoltre Tremonti accusa il ministro dell'Industria Letta di «plagio». Le sue ipotesi di riforma «sono la brutta copia» delle manovre che il governo del Polo varò nel '94. E se Berlusconi tornerà a Palazzo. Chigi, «uno degli interventi dei primi 100 giorni» del nuovo governo sarà la ripresentazione della legge Tremonti per gli sgravi alle imprese. Ma frena sulla riforma delle pensioni. «Non si può fare a colpi di maggioranza o minoranza, deve decidere tutto Parlamento».
Professore, in Francia hanno addirittura abolito la tassa sulle auto. Ed hanno tagliato un sacco di altri balzelli. Possibile che la stessa cosa non si possa fare in Italia?
«Si, quella è la via giusta. Anzi, quella francese è una riforma, quella italiana una parziale restituzione del maltolto».
Perchè parla di «maltolto»?
«Mi spiego meglio. In Francia, come ha detto Jean Paul Fitoussi, è la eliminazione del surplus di tasse, introdotto per entrare nell'Euro. Se prima il fisco si prendeva 100, dopo si pigliava 110. Dunque, questa manovra non è una drastica riduzione della tassazione, ma un ritorno ai livelli ante-Euro. Insomma, rientriamo nei vecchi equilibri».
Invece che cosa sta accadendo in Italia?
«E' un caso tutto diverso. Le tasse continuano a salire. Non conosco gli ultimi numeri, quelli di fine agosto non sono stati ancora resi noti. Nel '99, però, le tasse sono salite di 42 mila miliardi, cifre fornite da Visco in commissione. E la restituzione è stata di 12 mila miliardi. Quindi si sono incamerati 30mila miliardi in più. Credo che l'incremento per il 2000 sia stimabile in 50 mila miliardi. E la restituzione, il cosiddetto bonus, penso sia tra i 12-15 mila miliardi».
Insomma, italiani spremuti inverosimilmente!
«E' un meccanismo che continua a pompare denaro trasferendolo dal privato al pubblico. Il bonus, come nella benzina, che dovrebbe dare uno sconto, in realtà è inferiore all'aumento. Qui, non ci sono riforme alla francese o alla tedesca la cui funzione è quella di far pagare meno tasse. Qui hanno messo in piedi un marchingegno che pompa denaro più del previsto e ne restituisce una parte».
Qual è, allora, la riforma fiscale del Polo?
«Siccome soffriamo di plagi continui, legga l'intervista del ministro Letta, faremo le nostre proposte direttamente agli elettori».
Perchè Letta è accusato di «plagio»?
«L'impressione è che la sua sia una ripetizione, fatta male, della nostra manovra del '94. In particolare riguardo al forfettone per le piccole imprese che aprono. Credo che invece di comprare la brutta copia sia meglio comprare l'originale».
Intende riferirsi al prossimo governo che sarà berlusconiano?
«Esattamente».