Giulio Tremonti



Rassegna Stampa

- Roma

Tasse ridotte del 70%

L 'ex ministro Giulio Tremonti illustra il "pacchetto" per le misure fiscali al Sud

TEANO. Misure fiscali dirette ad agevolare le imprese attive nelle aree del Mezzogiorno d'Italia in cui il tenore è "anormalmente basso" o in Cui è strutturata una grave forma di sottoccupazione". E’ secondo progetti di legge, dopo quello sull'immigrazione, a firma congiunta Polo-Carroccio. Essenzialmente, il testo prevede di durre di due terzi l'onere fiscale complessivo che grava sulle imprese meridionali. la proposta - firmata dai leader del centrodestra, Berlusconi, Fini e Casini, da Giulio Tremoli ti, Giuliano Urbani e da Umberto Bossi - è stata illustrata dall'ex ministro delle Finanze, Tremonti.
Cosa intende per riduzione de peso fiscale?
«Vogliamo ridurre ad un terzo i peso fiscale sulle imprese dei Sud In pratica gli imprenditori meridionali dovrebbero pagare 30 mentre i loro colleghi di altre arco continuerebbero a pagate 100».
Ma come contate di aggirare divieto dell'Ue alla concessioni dì aiuti di Stato?
«Tra le ipotesi di deroga previsti da Bruxelles c'è quella degli  aiuti zone "disastrate". Crediamo quindi si tratti di un obiettivo conforme ai principi europei, contrariamente alla richiesta di D'Alema che con ogni probabilità sarà bocciata. Il premier ha chiesto sostanzialmente un "premio" per l'emersione del lavoro nero, ma è una via sbagliata».
Che durata avranno le agevolazioni?
«Il Polo prevede che gli sgravi fiscali durino per un quinquennio - salvo rinnovo della procedura di autorizzazione Ue -e che gli oneri per lo Stato, pari circa a 2mila miliardi, si recuperino anzitutto abrogando le agevolazioni per le cooperative con oltre 30 miliardi di fatturato».
Quali le altre proposte?
«Pensiamo a quella che chiamiamo le "dodici tavole della legge". già stata presentata una proposta di legge sulle grandi opere pubbliche, che vede come primi firmaitari Berlusconi e Bossi. Puntiamo a raddoppiare l'Autosole da Bologna a Firenze, a riqualificare la Salerno-Reggio Calabria creando così un asse fino al porto di Gioia Tauro che dovrà proseguire con la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina».
Altro settore su cui intervenire deve essere la new economy.
«Intendiamo creare un portale Internet privato apposito per il Sud che consenta tra l'altro di mette in rete i prodotti e le imprese d Mezzogiorno. Va equiparata fiscalmente l'editoria tradizionale quella telematica, con detassazioni fiscale per le aziende della new economy, Il capitale sociale delle piccole e medie imprese va calcolato e legato alla valutazione del l'idea e della bontà dei progetti. Quanto alla Rai deve puntare sulle tre "i": informatica, inglese impresa, creando un canale "educational"».
Come giudica Sviluppo Italia?
«Dovrebbe portare, come minimo i libri in tribunale. Dite che così va in pensione? Vuoi dire che ci andrebbe per la seconda volta...».
E i contratti d'area?
«Troppo burocratici, hanno prodotto effetti del tutto mediocri Non sono ripetibili».
Siete per la flessibilità totale?
E’ un brutto termine, siamo perla libertà d'impresa.
Non teme un reaganismo selvaggio?
«Tale è la politica della Bonin che parla del mercato, senza conoscrne i termini e facendone una divinità. il Polo è per un giusto equilibrio tra la tradizione e la modernizzazione».