Giulio Tremonti



Rassegna Stampa

- Il Messaggero

«Rutelli? Un analfabeta contabile, sappiamo noi come ridurre le tasse»

Parla l' ex ministro del I governo Berlusconi, ora aspirante alla poltrona unica sull'Economia

ROMA - Da una manciata di giorni Francesco Ritieni, piccone in pugno, è impegnato nella demolizione del «meno tasse per tutti» promesso da Silvio Berlusconi. L'accusa: «Il Cavaliere racconta favole degne di "Mirabilandia" e del Paese dei Balocchi». Se sono davvero favole, il favoliere è Giulio Tremonti: è lui, proMesso ministro dell'Economia, l'estensore dell'impegno preciso berlusconiano_ Ebbene, Tremonti respinge i capì d'imputazione di Rutelli, fornendo però una cifra che appannerà i sogni del Cavaliere: «Il sindaco è un analfabeta contabile, nel nostro programma c'è una riduzione fiscale di 124 mila miliardi in quattro anni. Più o menu pari a quella prevista dal governo Amato». E lancia, Tremonti, un sospetto: «Con la proposta di dare un milione al mese a ogni disoccupato, forse Rutelli cerca il suicidio». Il suicidio? «Certo, c'è un emendamento alla legge finanziaria che porta la firma di Bertinotti e che è tale e quale all'idea di Rutelli. Se il centrosinistra lo boccia, avrà bocciato il suo candidato».
Professor Tremonti, dunque lei non si sente un favoliere?
«Favoliere? Semmai, pallottoliere. I conti credo di saperli fare, e poi il mio ragionamento parte dalla stima fatta dal governo Amato: il centrosinistra, con la Finanziaria, ipotizia meno tasse, da qui al 2004, per un importo pari più o meno a 124 mila miliardi. E se questa ipotesi è considerata tollerabile per i conti pubblici dall'Ulivo, deve essere tollerabile anche per noi».
Rutelli parla di 200-320 mila miliardi in meno...
«E assolutamente sbagliato. Non voglio dire che è un terrorista contabile, ma senz'altro è un analfabeta contabile».
Ma se la riduzione delle tasse cui lavora il Polo è uguale a quella già proposta dall'Ulivo, «impegno preciso» di Berlusconi perde appeal...
«C'è una bella differenza.' C'è che noi sappiamo come ridurre le tasse e lo faremo. Il centrosinistra no. Chi va a guardare la Finanziaria di Amato scopre che tutte le coperture sono by magie, per magia».
E voi come volete ridurre la pressione fiscale?
«Ad esempio riformando la struttura dell'Irpef in due scaglioni. Proponiamo un no tax area, un primo scaglione che va dalla no tax area fino ai 200 milioni. con un prelievo del 23 per cento. E un secondo scaglione dai 200 in su, al 33 per cento».
E la vostra area senza tasse fino a quanto si estende?
«Ragioniamo sui 15 milioni, previsti dalla Finanziaria. Forse qualcosa di più per le famiglie. E, considerando la modifica degli scaglioni, calcoliamo una perdita di gettito Irpef complessiva pari a 50-60 mila
Se i calcoli fossero sbagliati?
«Modificheremmo la proposta. Per noi il vincolo fondamentale non è politico, ma è la compatibilità con i parametri dell'Unione europea».
E 50-60 mila miliardi di Irpef in meno sarebbero compatibili?
«Sì. Noi pensiamo che il recupero del minor gettito possa essere ottenuto con gli interventi del governo Berlusconi nei primi cento giorni. Quelli rivolti al rilancio dell'economia: il nuovo contratto di lavoro libero, la ripresa delle grandi opere pubbliche e così via. Poi, aliquote oneste porteranno imponibili più onesti. Vale a dire, come afferma la Confindustria, il recupero del sommerso e dell'evasione. L'ultimo punto di copertura sarà la riduzione della spesa pubblica».
«Taglieranno pensioni, sanità, posti di lavoro», accusa Rutelli...
«Neanche per sogno. Noi puntiamo a colpire gli sprechi, non le prestazioni. Quello che afferma Rutelli non è serio».
E' seria la proposta di un assegno di un milione di lire al mese per ogni disoccupato?
«Questo lo dovranno dimostrare loro. In Parlamento c'è già un emendamento di Bertinotti alla Finanziaria che dice esattamente la stessa cosa. Dunque, delle due l'una: o Rutelli ha già detto una bugia, oppure il centrosinistra approverà l’emendamento.
Come pensa finirà?
«Sto a guardare con molta attenzione. Un candidato, un leader serio, se non vuole essere automaticamente sconfessato spingerà la sua maggioranza a votare l'emendamento. Se non lo farà, crollerà immediatamente di credibilità: l'Ulivo, bocciando la proposta di Rutelli, avrà bocciato Rutelli. Che è stato molto incauto. Direi, suicida. Bene che gli va avrà perso una bandiera elettorale».